martedì 20 ottobre 2009

7a giornata: Athletic 1-2 Sporting.


Gioia asturiana mentre Toquero se ne va a testa bassa (foto Athletic-club.net).

Athletic Club: Iraizoz; Iraola, Etxeita, Amorebieta, Koikili (81' Gabilondo); Susaeta (81' Etxeberria), Javi Martínez, Gurpegui (62' Orbaiz), De Marcos; Toquero, Llorente.
Real Sporting de Gijón: Juan Pablo; Lora, Gregory, Botía, Canella; Michel, Rivera; Luis Morán (74' Carmelo), De las Cuevas (83' Iván Hernández), Diego Castro; Barral (67' Bilic).
Reti: 65' e 77' De las Cuevas, 82' Toquero.
Arbitro: González Vázquez (Colegio gallego).

Correva la stagione 1990/1991 quando una doppietta di Luis Enrique aveva regalato allo Sporting l'ultima vittoria tra le mura del San Mamés, e un'altra doppietta, stavolta di De las Cuevas, ha affondato l'Athletic ancora una volta. Indifendibile la squadra di Caparros: con una difesa svagata e un attacco incapace di pungere si va poco lontano, e personalmente trovo che da salvare ci sia solo la buona prestazione delle due ali, Susaeta e de Marcos, e la prova tutta sostanza di Gurpegi, che sta tornando partita dopo partita il mastino di prima della squalifica. Male invece i due centrali, specie Amorebieta: con Ustaritz spesso infortunato e Ocio che ne avrà per almeno due mesi, la situazione dietro non è rosea (ma San Josè? Qualcuno potrebbe spiegare il motivo per cui è stato preso, visto che non gioca mai?). In tanti speravano che la pausa servisse a ricaricare le pile per riuscire a riprendere il filotto di vittorie interrottosi a Tenerife, ma la gara di domenica ha confermato quanto molti altri, me compreso, sospettavano: la partenza a razzo è stata un evento puramente casuale, determinato da una condizione fisica migliore della concorrenza e dalla caratura delle squadre incontrate all'inizio (l'unica davvero buona, il Villarreal, è in crisi nerissima). E d'altra parte era quasi impossibile pensare che i Leoni avessero imboccato la strada giusta: apprezzo sempre gli ottimisti, ma dopo due anni e mezzo di Caparros credo che solo gli ingenui possano realmente pensare che la squadra, con questa guida tecnica, possa ambire a qualcosa in più di una salvezza.
Poco da dire sulla partita: dopo un quarto d'ora molto buono dello Sporting, l'Athletic prende le misure agli avversari e inizia a portare i suoi attacchi sulle fasce, dove un ottimo Susaeta e un de Marcos molto pimpante mettono in difficoltà i difensori asturiani, tuttavia le occasioni da gol non arrivano. Insomma: battaglia a centrocampo, alcune azioni individuali ma pochissimo lavoro per entrambi i portieri. Con un Llorente spesso più lontano dalla porta di Toquero, tocca a Gaizka spaventare Juan Pablo nel primo tempo: colpo di testa al 31' e palla fuori di poco. Nel secondo tempo gli ospiti, lodevoli per concentrazione, spirito battagliero e disposizione in campo, passano in vantaggio con una bella punizione di De las Cuevas, giovane interessante di proprietà dell'Atletico; l'esecuzione del giocatore è ottima (palla forte piazzata sotto l'incrocio), Iraizoz però ci mette del suo facendosi uccellare sul proprio palo. Reazioni biancorosse? In concreto poco o nulla, ma dello sbilanciamento in avanti dei baschi approfitta al 77' lo Sporting: contropiede perfetto degli asturiani, assist di Carmelo (favorito dal temporeggiamento troppo prolungato di Amorebieta) e piattone vincente ancora di De las Cuevas. Caparros butta dentro Gabilondo ed Etxeberria per Koikili e Susaeta, fin lì tra i migliori (come del resto Gurpegi, sostituito non si sa per quale motivo dopo un'ora di gioco), e dopo un minuto proprio "Oso ondo" pesca Toquero che insacca l'1-2. E' comunque troppo tardi per un Athletic che merita assolutamente la sconfitta di fronte a un rivale molto più motivato e propositivo, nonostante una cifra tecnica non proprio di primo piano.
Per evitarvi la solita litania ho deciso di auto-censurarmi e di non scrivere una parola sul gioco (?) espresso domenica sera, limitando la mia riflessione ad un solo pensiero: con tre fronti aperti (Liga, Copa del Rey, UEFA) e questo livello di prestazioni, sarà meglio pensare a salvarsi prima di fare grandi progetti.

14 commenti:

  1. ho visto il secondo tempo della partita e devo dire che le sensazioni sulla squadra che avevo si sono confermate....la squadra è troppo sbilanciata, attaccano tutti tranne i difensori centrali e Gurpegi o Orbaiz......se l'attacco non fa 2-3 gol a partita si rischia di perdere sempre perchè i contropiedi sono continui, e domenica ne abbiamo avuto la prova......cmq quest'anno l'obiettivo dovrebbe essere la salvezza e andare bene o in Uefa o in Copa del Rey, perchè la squadra è più che buona come individualità ma di come squadra no, e chissà di chi è la colpa....

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  2. La chiave di lettura che proponi non è banale: se nel primo caparrossiano la squadra, pur giocando male, mostrava grande compattezze, adesso anche le distanze tra i reparti e l'equilibrio sembrano un ricordo. Quando l'Athletic è attaccato subisce senza riuscire a ripartire, quando attacca si disunisce e becca contropiedi assurdi come quello di ieri...una regressione preoccupante rispetto a un paio di stagioni fa.

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  3. credo a questo punto che la colpa sia solo di Caparros, perchè la squadra è da metà classifica se non meglio come qualità secondo me....ma poi perchè non prendere un allenatore basco in una squadra basca? lui è proprio del Sud della Spagna. è andaluso....tanto vale provare no?

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  4. Sul cambiare allenatore mi trovi d'accordo, sul fatto che tale allenatore debba essere per forza basco no: l'Athletic ha da sempre una tradizione forte di mister anche non euskaldun, dunque l'unico criterio, baschi o no, deve essere la capacità di condurre una squadra particolare come la nostra. Caparros va sostituito perché non può dare alla squadra più del poco che sta esprimendo, non perché è andaluso. In passato allenatori come Capello e Del Bosque avevano espresso ammirazione per la squadra e desiderio di allenarla...se non guadagnassero le cifre che guadagnano, li prenderei subito.

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  5. ma se la società sta progettando di abbattere l'attuale e costruire un nuovo San Mames possibile che non ha i soldi per ingaggiare un grande allenatore (che vuole venire certo)?

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  6. ma che fine ha fatto Iker Muniain? Non è stato convocato domenica e neanche per domani....è infortunato?

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  7. Il San Mamés Barria è un altro discorso, non lo paga tutto la società. E comunque trovare un grande allenatore che: 1) sia libero, 2) si accontenti di un ingaggio non altissimo e 3) voglia allenare l'Athletic, non è assolutamente facile.

    Muniain è stato convocato per i Mondiali under 17 che iniziano domani e, nel caso in cui la Spagna raggiungesse la finale, salterebbe 8 partite tra Liga, Copa del Rey e UEFA.

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  8. 1)l'allenatore è vero è difficile trovarlo, ma 1) ci sono molti allenatori più bravi di Jokin 2) da quanto ho letto sull'Athletic non bisogna cercare grandi allenatori per forza, anche Valverde qualche anno fa era bravo no? Eppure non è un gran nome.
    2) Muniain è già diventato importante per la squadra, però fare esperienza internazionale serve....anche perchè sulle fasce avremmo cmq Gabilondo-Susaeta, solo che il primo non gioca....

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  9. Aspetta, non facciamo confusione (in tal senso firmarsi non sarebbe male ;) ).
    Si parlava di grandi allenatori, grossi calibri; se invece parliamo di allenatori bravi e non troppo reclamizzati, ce ne sono a bizzeffe. Ora però non vorrei che tutte le colpe ricadessero su Caparros, che non sarà Capello ma non è nemmeno uno sprovveduto: in campo ci vanno i giocatori e in questo periodo ce ne sono parecchi che stanno deludendo. Per me Jokin resta un buon mister, specie per certe tipologie di squadre, solo che va fatta chiarezza: ci accontentiamo della salvezza e di qualche risultato estemporaneo? Caparros va benissimo. Puntiamo a qualcosa in più, magari attraverso un gioco piacevole? Bisogna cambiare.

    Muniain è un ottimo prospetto, ma non capisco i lamenti di chi (e sono in tanti, a giudicare dai commenti sul web) strepita perché ce lo tolgono per un paio di settimane. A me la nazionale spagnola non sta affatto simpatica, ma non mi sembra normale ritenere Iker così indispensabile da non poter fare a meno di lui per la durata di un torneo che servirà sicuramente a farlo maturare. Sulle fasce ci sono Gabilondo, David Lopez, Etxebe e soprattutto Susaeta e de Marcos, due giocatori di gran classe: lasciamo che Muniain si giochi tranquillo il suo Mondiale under-17.

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  10. anche se uno scrive sempre anonimo si firma no? :D
    cmq ho risposto in quel modo perchè mi avevi detto che grandi allenatori è praticamente impossibile che vengano, ma anche accontentarsi di un allenatore che sappia dare un gioco offensivo buono alla squadra e soprattutto equilibrio tattico sarebbe una buona soluzione. Al di là delle colpe della squadra (che ci sono) Caparros non li aiuta facendo delle scelte spesso assurde, e per questo anche un buon allenatore andrebbe bene al suo posto
    cmq mi firmo ;)

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  11. Appena finito di vedere la partita di Uefa: vittoria in rimonta sul Nacional con gol del Gallo e del Re Leone, tre punti che ci avvicinano al Werder fermato a Vienna sul 2-2 e mettono tra l'Athletic e l'Austria terzo quattro lunghezze.

    Braveheart

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  12. si bella partita alla fine peccato che Internet non me l'ha fatta quasi vedere....anche un pareggio sarebbe stato un dramma, perchè ora abbiamo in casa il Werder e sarà durissima e proprio il Nacional in trasferta nelle Isole Azzorre....sulla partita da quello che ho visto i soliti problemi ma con più grinta e fortuna rispetto a domenica

    panner39

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  13. ennesima sconfitta.....speriamo che sabato (quasi) notte contro l'Atletico in difficoltà si possa tornare a fare punti....quando torna Ikeeeeeeer :(

    panner39

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  14. La partita di UEFA non l'ho vista, ma da quanto ho letto da salvare c'è stato solo il risultato.

    Panner39: l'Atletico ha cambiato allenatore, e Quique non sarà uno che ama il calcio spettacolo ma sa far difendere le sue squadre. Non sarà facile, anzi...
    Muniain torna fra un mesetto, sempre che la Spagna under-17 non venga eliminata prima.

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