Athletic Club (4-2-3-1): Aranzubia; Expósito, Gurpegi, Luis Prieto, Casas; Ibon Gutiérrez, Orbaiz; Iraola, Yeste (87' Lacruz), Etxeberria (77' Tiko); Llorente (84' Guerrero).
Real Sociedad (4-1-4-1): Riesgo 6; Rekarte 6,5, Labaka 5,5, Garitano 5, Garrido 5 (57' Nihat 5,5); Mikel Alonso 5; Uranga 5,5 (46' Xabi Prieto 5), Larrea 5,5, Aranburu 5 (61' Gabilondo 5,5), Barkero 6; Kovacevic 6.
Reti: 47' Yeste, 52' Llorente, 81' Luis Prieto.
Arbitro: Mejuto González del Collegio Asturiano.
Il nuovo Athletic Bilbao targato José Luis Mendilibar comincia alla grande il suo campionato vincendo, per la seconda volta consecutiva col risultato di 3-0, il derby basco con la Real Sociedad. Ero personalmente presente allo stadio (Preferencia Sur, uno spettacolo!) e posso assicurare che il punteggio rispecchia pienamente ciò che le due squadre hanno mostrato sul campo: davvero poca cosa i txuri-urdin (biancoblu) di Amorrortu per spaventare un ottimo Athletic, schierato dal tecnico di Zaldibar secondo il classico 4-2-3-1 usato anche da Valverde. Ci sono tuttavia alcuni notevoli cambiamenti importanti rispetto alla scorsa stagione, indizio evidente del "polso" del nuovo mister che, pur non avendo mai allenato in Primera, non si è certo fatto condizionare dalla propria mancanza di esperienza a certi livelli. Iraola, abbandonata la posizione di terzino destro in favore del positivo Exposito, giostra stabilmente come trequartista ed è quindi libero di sgroppare sulla fascia senza pensare troppo a difendere; Gurpegi arretrato centrale forma con Prieto una coppia solida e affidabile, senza dimenticare il giovanissimo Amorebieta che aspetta il suo momento; Ibon Gutierrez, all'esordio assoluto tra i pro, ha mostrato subito buona tecnica e una personalità non comune; Etxebe spostato sulla sinistra non perde un grammo di efficacia. E' proprio il Gallo ad avere le migliori occasioni biancorosse del primo tempo: prima si invola da solo ma spara a lato, quindi si inventa un'azione da paura, salta tre uomini e conclude, purtroppo per lui proprio tra le braccia di Riesgo. La partita viene scandita dai tempi dei centrocampisti dell'Athletic (Orbaiz è il solito metronomo), mentre i giocatori realisti non riescono a superare la propria metà campo, tanto che Aranzubia finisce il primo tempo con i guanti immacolati. La ripresa si apre con una doppia quasi-beffa, di quelle che il calcio spesso regala: angolo per la Real, la palla schizza in area e arriva sul dischetto del rigore a Labaka, che devia in spaccata ma spedisce clamorosamente alto a portiere battuto. Subito dopo Kovacevic manda fuori di mezzo metro un colpo di testa davvero pregevole. Appena il tempo di riprendersi dallo spavento e i tifosi biancorossi esultano: la difesa donostiarra buca un lancio in profondità e lascia Yeste, fino a quel momento impalpabile, libero di siglare di destro l'1-0. I 40.000 del San Mamés esplodono. E la Cattedrale rischia seriamente di crollare 5 minuti più tardi, quando Llorente, autore di una prestazione maiuscola, penetra in area e conclude, trovando la deviazione di Garitano che fa impennare la sfera e la deposita alle spalle dell'incolpevole Riesgo (foto sopra). La Real, che aveva iniziato la ripresa sfiorando il vantaggio, crolla miseramente e neppure l'ingresso del convalescente Nihat riesce a nascondere i limiti evidenti di questa squadra, infarcita di giovani promesse basche ancora troppo inesperte. Il 3-0 di Luis Prieto (tocco di piatto su punizione-bomba di Tiko) è forse troppo severo per gli uomini di Amorrortu, che alzano bandiera bianca e si rassegnano al cappotto. Gli ultimi minuti sono emozionanti solo per l'ingresso di capitan Guerrero, a dire il vero un pò troppo ritardato, e il triplice fischio dell'arbitro mette fine ad una partita senza più nulla da dire. Come commentare la prova dell'Athletic? Il compito non è facile. I Leoni hanno giocato bene, tenendo il campo con autorità e creando molto, tuttavia hanno rischiato troppo in avvio di ripresa e questo perchè non erano riusciti a concretizzare l'evidente superiorità del primo tempo: errori simili, con altre squadre, non saranno permessi. Per il resto, mi sembra che i biancorossi abbiano mostrato compattezza, affiatamento e buone doti tecniche, anche se bisognerà aspettare squadre migliori per capire dove queste qualità potranno condurre l'Athletic. La prossima partita di Liga in casa del Getafe, bestia nera dello scorso anno (due sconfitte su due), potrebbe già rappresentare un discreto banco di prova. In quanto alla Real, sono felice che Amorrortu, ex giocatore bilbaino, continui a puntare su giovani di prospettiva come Mikel Alonso (fratello dello Xabi del Liverpool), Gari Uranga e Riesgo, tuttavia ai giputxi servirà tutto l'apporto dei suoi giocatori più esperti (Kovacevic, Aranburu, Nihat, Barkero) per raggiungere una salvezza che oggi non appare così scontata.
Le mie pagelle sull'Athletic:
Aranzubia 6: mai impegnato, anche quando la Real tira pericolosamente non centra mai lo specchio della porta. Sufficienza in parte di stima, in parte per una bellissima uscita che gli è costata un leggero infortunio.
Exposito 6+: debutto non appariscente ma di buona quantità. Non è un fenomeno e si sapeva, tuttavia è in grado di assicurare sostanza e chiusure difensive puntuali: nessuno gli chiede di più.
Casas 6+: parte malino, poi prende confidenza e cresce in modo vistoso. L'anno scorso non mi era piaciuto e avrei preferito vedere Tarantino nel derby, però dopo questo match ho dovuto in parte ricredermi. Sostituire Del Horno non è affatto facile, tutti gli auguriamo di riuscirci.
Gurpegi 6,5: trasferisce tutte le sue qualità di mastino in difesa e per gli avversari si fa durissima. Il reparto arretrato biancorosso resta ancora un pò scoperto sulle palle alte, ma con Carlos centrale la solidità aumenta in modo esponenziale.
Luis Prieto 7,5: suggella con il gol, il primo nella Liga, una prestazione maiuscola. Kovacevic ha solo un'occasione in 90' e Nihat non vede mai la porta. Grintoso, efficace, si conferma centrale tra i migliori del campionato spagnolo.
Ibon Gutierrez 6,5: l'esordio tra i pro nel derby basco, peraltro davanti ai 40.000 del San Mamés, all'inizio gli fa tremare le gambe. La personalità dell'ex canterano, però, non tarda ad emergere e anch'io sono rimasto impressionato dalle doti caratteriali del ragazzo. Ostico come un Gurpegi ma più bravo tecnicamente, si guadagna gli applausi dello stadio con un paio di azioni caparbie e grintose, di quelle che fanno innamorare i tifosi biancorossi. Che sia nata una stella?
Orbaiz 7: ogni volta che lo vedo resto sempre più impressionato dalle doti di questo regista moderno che sa fare tutto, dall'interdizione all'impostazione, dal cross alla conclusione. Partita perfetta, poco altro da aggiungere.
Iraola 7: grandissimo protagonista nel primo tempo, durante il quale fa impazzire Garrido (non per niente sostituito) e dà grandi dimostrazioni di classe e maturità. Non è ancora al top della forma e cala vistosamente dopo poco più di un'ora, tuttavia resta uno dei migliori del derby.
Yeste 6,5: primo tempo irritante che fa immaginare una di quelle partite in cui lui non c'è e la squadra gioca in 10. Il grazioso regalo di Garitano lo manda in porta e da lì la sua prestazione è un continuo crescendo. Imprescindibile, se gira lui l'Athletic può fare davvero paura.
Etxeberria 6: partita da almeno mezzo voto in più, però commette due errori sottoporta assolutamente incredibili. Fino all'area avversaria è perfetto, ma finisce per perdersi (come gli accade ormai da alcune stagioni) quando si trova a tu per tu col portiere avversario. Se il Gallo si sveglia, può segnare come minimo 10 gol, perchè in porta ci arriva anche da solo, eccome.
Llorente 7+: il gigante basco non perde un duello di testa, apre spazi per i compagni ed è sempre un pericolo sui cross in area. Palesa ancora limiti di finalizzazione, ma mostra anche dei margini di miglioramento enormi e delle qualità già impressionanti. Il gol, seppur fortunoso, è il giusto premio per il suo grande derby.
Tiko, Lacruz e Guerrero s.v.
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