martedì 11 febbraio 2014

23a giornata: Celta 0-0 Athletic.


Capitan Gurpegi, tra i migliori anche a Vigo (foto Athletic-club.net).

Real Club Celta de Vigo: Yoel; Hugo Mallo, Cabral, Fontàs, Jonny; Krohn-Dehli, Álex López (64' Nolito; Santi Mina (55' Augusto), Rafinha, Orellana; Charles (82' Mario).
Athletic Club: Iraizoz; De Marcos, Gurpegi, Laporte, Balenziaga; Iturraspe; Susaeta (74' Ibai), Mikel Rico, Ander Herrera (89' Iraola), Muniain; Aduriz (65' Sola).
Arbitro: Del Cerro Grande (Madrid).

Primo pareggio per 0-0 del nuovo corso Valverde, ma di buono c'è solo il punto. L'Athletic infatti è tornato a mostrare a Vigo la sua peggior versione, soprattutto in un primo tempo dominato in lungo e in largo dagli uomini di Luis Enrique. Nei primi 45' tutte le occasioni sono state di marca galiziana, e i bilbaini hanno dovuto ringraziare prima Iraizoz, autore di una gran parata d'istinto su Rafinha, e quindi il palo su cui si è infranto un gran destro di Charles per essere riusciti a salvare le penne. La ripresa è stata se non altro più equilibrata, ma di occasioni vere se ne sono contate pochine (Muniain è andato vicino allo 0-1 con un bel destro a giro), almeno fino agli ultimi minuti; nel finale, infatti, una partita che si stava lentamente spegnendo si è riaccesa all'improvviso, con almeno un paio di palle gol per parte. I Leoni sono andati vicinissimi al vantaggio con un'azione elaborata e di pregevole qualità, al termine della quale De Marcos (di nuovo terzino al posto di Iraola), imbeccato alla perfezione da Herrera, ha messo al centro per Kike Sola, anticipato all'ultimo da un difensore (e invero un po' molle e poco reattivo); dopo neanche due minuti Ibai è poi scappato in contropiede e, con tutto il tempo per servire Muniain solo sul secondo palo, ha affrettato troppo il cross e ha sbagliato la misura. Il Celta ha risposto con un sinistro di Rafinha fuori di poco e, soprattutto, con un colpo di testa dell'ex Mario Bermejo che ha sfiorato la traversa: se fosse entrato la beffa per l'Athletic sarebbe stata enorme, visto che il cronometro segnava 93' e spiccioli e l'arbitro ha fischiato la fine proprio al termine dell'azione. Tirando le somme il punto è buono, sia perché consente agli zurigorri di portarsi a +4 sul Villarreal, sia perché, per quanto visto al Balaidos, a meritare di più la vittoria è stato senza dubbio il Celta. Valverde ha fatto tantissimo fin qui: se riuscisse a trovare il giusto assetto anche per le gare in trasferta, il quarto posto sarebbe molto più vicino.
Promossi: in una serata generalmente opaca, a spiccare tra i biancorossi è la prova di Gorka Iraizoz. Attento e sicuro in ogni frangente del match, si è guadagnato la pagnotta con uno strepitoso colpo di reni con cui ha negato un gol già fatto a Rafinha, figlio di Mazinho e fratello minore di Thiago Alcantara. Molto bene anche Gurpegi, in grande spolvero al centro della difesa, e Mikel Rico, importantissimo per alcune chiusure fondamentali. In attacco Muniain, se non altro, è stato tra i pochi a provarci.
Bocciati: molti i giocatori in ombra ieri sera, specialmente dalla trequarti offensiva in su. Impreciso Iturraspe (da un suo retropassaggio sbagliato è nato il palo di Charles, inoltre è stato ammonito e sarà squalificato con l'Espanyol), poco ispirato Herrera, mal servito e senza brio Aduriz... Susaeta, tuttavia, è stato il più abulico davanti, una cosa che gli capita un po' troppo spesso ultimamente. De Marcos continua a non convincermi da terzino: in fase di spinta non si discute, ma anche a Vigo ha mostrato delle lacune molto pericolose per chi deve giocare in difesa.
La curiosità: quello di ieri è stato il secondo pareggio a reti bianche per l'Athletic in 99 partite di Liga con Valverde in panchina. Il primo, manco a dirlo, era stato proprio contro il Celta Vigo, in una partita giocata nel 2004 al San Mamés.

16 commenti:

  1. Analisi perfetta. Ci è andata bene onestamente, però qua ho anche una critica al sistema spagnolo, come si fa a giocare alle 22? dai onestamente è improponibile! vuol dire finire a mezzanotte! Assurdo.
    Concordo anche su DeMarcos, ma non è neanche colpa sua se viene messo sempre li, ma scusa abbiamo solo Iraola da poter piazzare sulla destra? Richiamare Ramalho (che se non ricordo male è un TD), o provare alcuni TS a destra, tipo Aurtenetxe (che ora è al Celta)...altrimenti bisogna pensare in estate di acquistare un TD da alternare a Iraola.
    Tra l'altro ora il Celta affronta il Sottomarino Giallo...speriamo facciano un'altra partita gagliarda..e noi vincere sicuro con l'Espanyol. Io al 4 posto ci credo. Certo anche un 5 dopo la stagione disastrosa dello scorso anno non mi farebbe schifo.

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    1. La questione degli orari purtroppo è dovuta anche alla collocazione della Spagna nel fuso orario di Roma, quando geograficamente dovrebbe essere in quello di Greenwich (quindi un'ora indietro, come il Portogallo); una follia che nasce dalla volontà di Franco di sincronizzare l'ora di Madrid con quelle degli alleati Germania e Italia e contro cui si stanno battendo in parecchi in Spagna.
      De Marcos potrebbe andar bene come rimpiazzo una tantum, il problema è che Valverde lo sta utilizzando come titolare già da qualche partita. Ramalho non sta giocando, Aurtenetxe già non è granché a sinistra... per fortuna Bustinza del Bilbao Athletic sta venendo su alla grande.
      Il quarto posto è alla nostra portata, ma sinceramente anche io sarei più che soddisfatto di un quinto-sesto posto.

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    2. Ma secondo te, come mai Aurtenetxe si è perso così? La prima temporada di Bielsa me lo ricordo positivo, con ampi margini di miglioramento chiaramente, ma insomma un bel prospetto...Ramalho ha 21 anni e magari tra un paio d'anni sarà pronto,altro giocatore che aveva le caratteristiche giuste per emergere. Bustinza l'ho visto in un paio di occasioni e in effetti non mi sembra male, da testare però in occasioni più "importanti" che il Bilbao Athletic, non fraintendermi, ma giocare nella Liga è comunque più difficile.
      Sull'orario non ho parole, capisco ai tempi di Franco...ma dalla seconda guerra mondiale, o anche solo dalla scomparsa del dittatore, il tempo è andato avanti!

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    3. Aurtenetxe, che peraltro nasce centrale (e avrei voluto vederlo in quel ruolo), semplicemente non ha grandissime qualità come terzino: è bravino in fase difensiva, ma quando deve spingere è poca roba. Dopo un buon primo anno con Bielsa, poi, è notevolmente peggiorato dal punto di vista dell'attenzione difensiva. Al momento è uno da squadra medio-bassa. Stesso discorso per Ramalho (un altro centrale adattato), che però a me è sempre piaciuto quando ha giocato, anche se, al contrario di Aurtenetxe, è più bravo quando deve attaccare rispetto a quando deve difendere.

      Purtroppo la storia dell'orario dimostra che non solo in Italia la gente ama complicarsi la vita.

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  2. Ciao Edo,per me questo è un "puntone" perchè lo abbiamo ottenuto in trasferta giocando non bene e su un campo di una squadra che si deve salvare.Vedrai che ci tornerà utile perchè se manteniamo questa media in casa possiamo permetterci di giocare per il pari fuori.Ho guardato anche il Bilbao Athletic ma mi dispiace dirlo è due partite che perde giocando male e sbagliando la porta dove segnare.Volevo ringraziarti sia per il sito EITB che per il link sul blog losotros18 è molto interessante.Una curiosità:come te la cavi con l'euskara?Lo capisci?Lo parli?Marco

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    1. Ciao Marco, scusa il ritardo ma, come credo avrai notato, ultimamente non sono riuscito neppure a rispondere ai commenti... L'euskera non lo parlo né lo capisco, tranne alcune frasi molto semplici. È una lingua estremamente complessa e per impararla serve molto più dei corsi online che si trovano (più che altro servirebbe tempo!). So che organizzano dei corsi ogni tanto a Milano, per me è fuori zona, per te non so. Un saluto!

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  3. Mi sono dimenticato di chiederti per chi era il minuto di silenzio prima della partita.Grazie Marco

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    1. Credo fosse per Guillermo Rey, ex dirigente del Celta.

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  4. Rientro dopo periodo di assenza..punto prezioso in terra gallega ma domenica scorsa che brutto scivolone (prima o poi doveva succedere) i risultati dagli altri campi ci hanno cmq sorriso..Aupa Athletic!

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  5. Qualora il governo spagnolo adottasse l'orario di Greenwich, non cambierebbe comunque nulla per noi spettatori: da loro infatti le notturne si giocherebbero alle 21, che però corrispondono alle solite 22 nostrane.
    Per rimanere in tema di orari bizzarri, ricordo fra l'altro l'anno scorso quando giocarono alle 23 il super clasico (mi pare per lasciare spazio alle partite di Champions?), mentre una decina d'anni fa il Barca giocò addirittura a mezzanotte passata, sfruttando un cavillo per poter usufruire di (quasi) un giorno in più di riposo in vista del match successivo.
    Detto questo, trovo assolutamente vomitevole il fatto che la pay-tv (che comanda la lega) abbia deciso di piazzare ognuna ad un orario diverso le 10 partite dei week-end, senza nessuna contemporanea. Sarò antico io, ma per me era bello quando si scendeva in campo tutti insieme appassionatamente il pomeriggio, senza eccezioni. Potrei capire mettere in posticipo notturno il big match della giornata, va bene, ma snocciolare una sola partita ogni due ore è davvero insulso.

    Firmato, un amante del calcio (di una volta).

    PS: Complimenti all'autore del blog per la passione profusa

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    1. Ciao e grazie dei complimenti! La questione dell'orario chiaramente non riguarda noi, ma loro: iniziare e finire un'ora prima cambierebbe parecchio alla gente di là. Per il resto concordo pienamente con te, il calcio-spezzatino è una cosa vomitevole.

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  6. Aggiungo, sempre in riferimento allo "spezzatino", che il fine settimana in teoria dovrebbe essere sabato + domenica, e non si capisce bene per quale motivo si debba allungarlo anche al venerdì e al lunedì, per non parlare della partita domenicale delle ore 12.
    Nonostante ciò e nonostante la crisi*** il pubblico iberico risponde piuttosto bene in termini di presenze allo stadio°°°.
    ___

    *** Non approvo comunque il fatto che, in tempi di gravi ristrettezze e di livelli di disoccupazione stellari, si spendano ugualmente migliaia di euro per seguire la propria squadra. Lo trovo da stolti. Panem et circenses dicevano i romani, ma in 2000 anni di storia pare che non si abbia capito granché...

    °°° stadi che, sebbene in parte obsoleti e quasi tutti scoperti, sono viva Dio fatti per il calcio, senza barriere odiose, reti, inferriate e quant'altro che noi ahimé conosciamo troppo bene.

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    1. concordo appieno con quanto scritto, anche nel posto precedente.
      Purtroppo la TV ormai la fa da padrona ovunque, altra grande cosa che abbiamo importato dall'America, dove lo sport è in mano ai media.
      Anche io non apprezzo questo spezzatino, sono "aperto" alla partita clou la domenica sera, se le altre gare sono la domenica pomeriggio o il sabato sera se le altre sono il sabato pomeriggio.
      Cosi come non sopporto le partite europee spalmate su 3 giorni con 4 orari diversi. Assurdo. Tanto alla fine chi tifa una squadra segue la sua squadra, altrimenti dubito che uno si guardi tutte le partite, che tra l'altro non riuscirebbe neppure con questi orari...
      Io rimpiango la vecchia Coppa Campioni, la Coppa Coppe, la Coppa Uefa...e il calcio di una volta...
      (Onestamente, da tifoso dell'Athletic vedere il nuovo San Mames, per il momento con la stessa atmosfera delle grandi arene silenziose attualmente sparpagliate in giro, mi viene male...)

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    2. Anonimo: concordo in tutto, tranne che riguardo alla tua nota sul seguire la propria squadra. Penso che chi ha una passione la metta sopra ogni altra cosa, e d'altra parte ognuno ha i suoi hobby: c'è chi va al cinema, chi a teatro e chi allo stadio. Se uno non ha i soldi, stai sicuro che a vedere le partite non va. Magari le società potrebbero venire incontro e riaprire i settori popolari di una volta...

      Matteo: la Coppa Coppe era la mia preferita, ancora sto male se ripenso a quando l'hanno cancellata. Manifestazione fantastica, che peraltro dava un valore aggiunto alle coppe nazionali di ogni paese, e nella quale si trovavano squadre assurde... che nostalgia. Non concordo sull'atmosfera del San Mamés Barria, che quando è pieno produce un bel casino, udibile facilmente durante le partite. Cosa che mi hanno confermato amici bilbaini che ci sono stati. Peccato però che la LFP ci abbia spesso confinato di lunedì, cosa che non contribuisce a riempire lo stadio.

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    3. beh in effetti è vero, il lunedì non aiuta...soprattutto alle 22!

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