giovedì 15 novembre 2012

11a giornata: Athletic 2-1 Sevilla.


Esultanza biancorossa dopo il gol di De Marcos (foto Athletic-club.net).

Athletic: Iraizoz; Iraola, Gurpegui, Amorebieta, Aurtenetxe; Iturraspe, De Marcos, Herrera; Susaeta, Aduriz (77' San José), Muniain (72' Isma López).
Sevilla FC: Palop; Cala, Fazio, Spahic, Navarro; Medel (65' Kondogbia), Maduro (46' Reyes); Navas, Campaña (46' Babá), Rakitic; Negredo.
Reti: 26' De Marcos, 46' pt Susaeta, 78' Negredo (rig.).
Arbitro: Hernández Hernández (Comité canario).
Note: espulso al 75' Herrera (A) per doppia ammonizione.

Vincere senza soffrire? No, grazie! Non basta un tempo giocato a ottimi livelli, infatti, per consentire ad un Athletic la "mission impossible" di portare a casa tre punti senza dover faticare fino all'ultimo secondo di partita, anche se stavolta (e per fortuna) non ci sono state beffe dell'ultimo secondo come a Valencia o Lione. Finalmente gli uomini di Bielsa sono riusciti a dare un minimo di continuità alle loro prestazioni in campionato: la seconda vittoria consecutiva ha consentito dunque ai Leoni di issarsi ad una più tranquilla quota di metà classifica, ossigeno puto in vista della doppia trasferta liguera Bernabeu-Camp Nou che li attende nelle prossime due settimane (inframezzata da un incontro casalingo col Depor da vincere ad ogni costo). Come detto, però, anche domenica si è rischiato grosso. In vantaggio di due reti e in controllo della situazione (pur soffrendo molto di più a causa dell'ingresso di un buon Reyes), l'Athletic ha rischiato di rovinare tutto e di gettare al vento altri punti preziosi. E pure in questo caso la frittata l'ha combinata Ander Herrera, che era al rientro dopo l'espulsione del Mestalla e ha visto un nuovo cartellino rosso, stavolta a causa di un doppio giallo evitabile (il secondo è stato comunque molto fiscale); per fortuna San José si è comportato molto bene una volta in campo e, nonostante il 2-1 di Negredo su rigore concesso per un tocco di mano netto di Iraola, i biancorossi hanno portato a casa una vittoria importante per il morale e anche per la classifica, che ora li vede più o meno a metà della tabla, con 4 punti di margine sulla zona retrocessione e cinque lunghezze di ritardo rispetto al quarto posto, l'ultimo utile per la qualificazione in Champion's League. La partita è stato il classico match a due facce: molto bene il primo tempo, nel quale i bilbaini hanno mostrato sprazzi di buon calcio e sono andati in rete due volte con De Marcos e Susaeta, e ripresa giocata in apnea a causa del ritorno degli andalusi e dell'inferiorità numerica. I giocatori dell'Athletic continuano a fare molti errori, soprattutto nella misura dei passaggi e nelle conclusioni a rete, ma stavolta sono stati più compatti in fase difensiva e hanno finalmente potuto contare sull'apporto di Iraizoz, decisivo per la vittoria con alcuni veri e propri miracoli nel corso della ripresa. Chiaramente alla squadra serve ancora continuità, ma proseguendo su questa strada Bielsa i suoi potranno senza dubbio salvare una stagione iniziata davvero in modo pessimo.

6 commenti:

  1. partita al cardiopalma gli ultimi minuti con un uomo in meno e il rigore contro...tre punti in effetti fondamentali calcolando le non semplici trasferte di Madrid e Barcellona...classifica comunque cortissima tra zona europa e retrocessione, mi sa che fino a gennaio sarà dura capire che tipo di campionato potrà fare l'Athletic, se salvezza tranquilla o magari un pensierino all'Europa...
    riguardo alla sentenza Bosman non so, io penso che il vero problema del calcio sia la totale ingiustizia nel suddividere i diritti televisivi, si pensi che in Spagna il 50% se lo beccano solo due squadre, e in generale è grosso modo questo l'andazzo...e soprattutto la possibilità dei club di poter contrarre debiti con le banche, in Spagna tante squadre ora sono sull'orlo della bancarotta, in PL fintanto che ci sono russi e arabi ok...la Francia è un campionato che mi piace perché nonostante non abbia super squadre ma è solido da questo punto di vista...il futuro è la Bundesliga, con squadre come le spagnole gestite con azionariato, non esiste un proprietario unico, ma soprattutto non possono andare in rosso...il problema non è il numero di stranieri che si mettono nelle squadre, quello poi sarà il problema per le nazionali, vedi l'Inghilterra che ha un campionato bello, ma una nazionale da far schifo...il problema sono i debiti accumulati...fintanto che non esplodera il tutto...

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    1. Sono d'accordo con te sull'Athletic, fino al termine del girone d'andata sarà difficile capire che tipo di campionato potremo fare.

      Riguardo al discorso economico, chiaramente la gestione dei diritti nella Liga è scandalosa ed è ciò che crea il gap enorme tra Barcellona e Madrid e il resto delle squadre. Sono sempre più convinto che si vada verso una Superlega europea e la sparizione dei campionati statali così come sono ora, altrimenti non si spiega perché la Federazione e gli altri club non si oppongano a questa ingiustizia. La sentenza Bosman ha ammazzato le società medio-piccole perché adesso un calciatore cresciuto con pazienza e denaro può andare via tranquillamente a zero, mentre prima almeno veniva pagato. Sui campionati esteri, il migliore per solidità e spettacolo per me è la Bundesliga. La Ligue 1 dal punto di vista del gioco la trovo inguardabile, la Premier è un buon compromesso.

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  2. Ciao Edo,

    come valuti la gestione del caso Llorente? Fintanto che lo si ha in rosa non varrebbe la pena utilizzarlo?

    Secondo te come finirà? Mi è sempre parso che all'Athletic l'affermazione di un giocatore in un particolare ruolo per molti anni finisca poi per creare problemi alla copertura di quel ruolo negli anni successivi, poiché limita l'esplosione dei giovani (non solo Llorente, penso anche a Iraola o in precedenza ad Urzaiz che "chiudeva" lo stesso Fernando, e via dicendo). Tu come la vedi?

    Alex

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    1. Ciao Alex, la gestione del caso Llorente ormai sfiora il paradosso. La mia posizione, che ho ribadito spesso, è che o si fa giocare o tanto vale metterlo fuori rosa; così, a mezzo servizio, crea solo confusione. Ieri non si è presentato alla conferenza stampa dicendo che era stato avvertito tardi, ma davvero ormai sembrano ripicche tra bambini dell'asilo. Vedremo se giocherà domenica (Aduriz è squalificato) o se Bielsa metterà Toquero...

      Non credo che ci sia il problema di "chiusura del ruolo" che indichi tu... Llorente non esplose subito non tanto per la presenza di Urzaiz, che a inizio stagione partiva sempre da riserva, ma soprattutto perché la situazione era difficile (furono gli anni della doppia salvezza all'ultimo tuffo) e lui, sempre debole caratterialmente, non riusciva a esprimersi al meglio. Iraola gioca sempre perché non ci sono grosse alternative nelle giovanili (Ramalho è un centrale, anzi spero che Bielsa lo prenda in considerazione per accantonare San José). Se i giovani di valore ci sono, solitamente vengono fatti giocare; poi considera che i posti sono 23 e in campo si va in 11...

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  3. Ciao Edo meno male che abbiamo vinto visto la tristezza di partita al Bernabeu.E adesso sotto col Depor che poi ci aspetta un'altra ladrata al Camp Nou.Marco

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    1. Col Depor è una partita cruciale, bisogna vincere assolutamente: i galiziani hanno una squadra orribile e i 3 punti sono vitali. Dalle trasferte del Bernabeu e del Camp Nou non mi aspetto più nulla, l'andazzo ormai lo conosciamo benissimo.

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