mercoledì 31 ottobre 2012

9a giornata: Athletic 1-2 Getafe.


Il Getafe segna e Gurpegi resta a terra infortunato: il momento dell'Athletic è veramente nero (foto Athletic-club.net).

Athletic: Iraizoz; Iraola, Gurpegui (15' San José), Amorebieta, Aurtenetxe; Iturraspe (59' Llorente), De Marcos, Muniain (75' Isma López); Susaeta, Aduriz, Ibai Gómez.
Getafe: Moyá; Valera, Abraham, Rafa, Miguel Torres; Juan Rodríguez, Xavi Torres; Pedro León (81' Alexis), Barrada, Diego Castro (70' Lafita); Álvaro Vázquez (76' Adrián Colunga).
Reti: 11' Juan Rodríguez, 58' Álvaro Vázquez, 94' San José.
Arbitro: Gil Manzano (Comité extremeño).

Terza sconfitta in una settimana e passo indietro più che preoccupante per l'Athletic. Se infatti a Valencia la rimonta dei padroni di casa era stata rocambolesca e frutto di una momentanea follia di Ander Herrera (calcione a gioco fermo a un avversario e rosso diretto) e a Lione i biancorossi, pur perdendo, non aveva affatto giocato male, ieri contro il Getafe abbiamo assistito a una prova deludente, per non dire sconfortante. Squadra priva di mordente, senza idee, quasi imbambolata: in una parola, orribile. Gli azulones in pratica hanno vinto senza fare nulla per meritarselo; un colpo di testa su calcio da fermo, un po' di contenimento (nemmeno troppo, per la verità) e la spettacolare chilena di Alvaro Vazquez a sentenziare la fine anticipata del match. In tutto questo, i bilbaini sono apparsi fisicamente a terra dopo la sconfitta europea di giovedì, senza contare che il gol subito a freddo e il contemporaneo infortunio di Gurpegi hanno tolto loro anche quelle poche certezze che avevano. La reazione non è riuscita ad essere efficace neppure quando Bielsa ha messo dentro l'artiglieria pesante, e le già scarse speranze di portare a casa almeno un punto si sono infrante sulla traversa colpita da Llorente.
Fare una cronaca della partita mi sembra inutile. In campo non è successo molto e chi ha assistito in diretta alla partita non ha potuto fare a meno di notare la sensazione d'impotenza trasmessa dall'Athletic, che purtroppo con la prestazione di domenica è tornato a mostrare i problemi in transizione offensiva che sembravano dimenticati. L'assenza di Herrera in tal senso è stata certamente pesante, ma più che altro ha pesato (e sta pesando da inizio stagione) il rendimento a dir poco negativo di alcuni dei pilastri della scorsa temporada: da Amorebieta a Muniain, passando per De Marcos e Susaeta, ci sono giocatori che evidentemente stanno mandando in campo i loro gemelli scarsi, altrimenti non si spiega la differenza abissale rispetto a qualche mese fa. In tal senso credo che la copertina spetti a De Marcos: nel derby contro l'Osasuna era stato il migliore in campo, mentre contro i madrileni è tornato a correre troppo spesso a vuoto, sfiancandosi senza riuscire mai a incidere. Non per gettare la croce addosso a Oscar, ci mancherebbe, ma la differenza rispetto a due settimane fa (per non parlare dell'anno scorso...) è stata netta. Per questo motivo le critiche continue a Bielsa al momento non mi trovano d'accordo: se Amorebieta si fa saltare anche da mia nonna, Susaeta non azzecca un cross e Muniain si incarta al primo tentativo di dribbling la colpa, più che in panchina, risiede nelle teste dei calciatori. Evidentemente la situazione ambientale continua ad essere elettrica, ed è questa l'unica cosa di cui si possa incolpare il Loco; eppure solo una settimana fa sembrava che tutti avessero ritrovato il bandolo della matassa e, come ho scritto in apertura, nonostante il risultato finale la squadra aveva ben figurato a Valencia e Lione, due campi non proprio facili. La sconfitta col Getafe è inappellabile, ma forse (e sottolineo il forse) è figlia più della stanchezza, della sfortuna e del momento negativo che di un'ulteriore involuzione sul piano del gioco.
Domani in Copa del Rey con l'Eibar e soprattutto domenica in trasferta a Granada ne sapremo di più. Io continuo ad essere convinto che questa squadra abbia tranquillamente le possibilità per rialzarsi ed uscire dal tunnel, ma adesso i Leoni devono dimostrarlo sul campo.

4 commenti:

  1. Per me si sono verificate (stanno verificando) delle congiunture astrali assai negative:

    1) La cessione di Javi Martinez: forse grazie a Bielsa si è creduto di poterlo rimpiazzare con 'il collettivo' un giocatore così, ed invece bisogna rendersi conto che è un giocatore straordinario e dovunque lo metti ti fa reparto da solo. Non per mettere la croce a Carlos Gurpegi ma non è né difensore, né ha la stessa stoffa. Bielsa vuole un centrale dai piedi buoni si sa, ma visti anche i continui infortuni non sarebbe meglio puntare su Ekiza in difesa e Gurpegi avanzato?

    2) L'Athletic ha cominciato a soffrire maledettamente il pressing avversario e si è notata una inflessione della manovra, molto simile a quella di quest'anno, anche nella scorsa stagione. Tutto è iniziato dopo la partita con lo Sporting Lisbona, come disse Bielsa. A me pare che i giocatori dell'Athletic credano nel progetto, ma non credano molto in se stessi, come se la cicatriz di cui parlava Bielsa nella sua charla, fosse psicologicamente molto più profonda di quanto non si voglia ammettere.

    3) Discorso Llorente. Rimane, non rimane, rimane ma fa la riserva. Da un certo punto di vista concordo con Marcelo: inutile puntare su un giocatore con basse motivazioni (anche se un professionista dovrebbe mettere da parte l'orgoglio)e che ha già deciso di andar via. Ma Fernando è insostituibile. Senza di lui che difende palla, fa salire la squadra e la butta dentro, l'Athletic perde un fondamentale sbocco offensivo. Aritz Aduriz ha fatto il suo e ha anche segnato bei gol, ma è praticamente l'unica punta in rosa contando che Toquero è stato provato nel ruolo di Iraola e che comunque Toquero non è un attaccante. Spero che Llorente rimanga almeno fino a giugno per cercare di dare una mano alla SUA squadra in questo momento difficile.

    4) Il rendimento scarso di elementi che l'anno scorso hanno fatto la differenza: Iraola (che dovrebbe essere una garanzia), Amorebieta (inebetito dal nuovo taglio), Iturraspe (lasciato da solo a portare la croce davanti alla difesa), Aurtenetxe (anche lui dentro e fuori dall'infermeria). De Marcos e Susaeta che si sbattono come leoni ma corrono a vuoto e Munian che sembra più Lisa Simpson quest'anno. Isma Lopez, acquisto estivo, è un fantasma. Ibai e Inigo Perez che non sono di certo campioni.

    5) Senza Herrera i problemi di trasmissione del gioco sono irrisolvibili. Le transizioni si arenano a centrocampo e contro il Getafe ho notato una Caparrostizzazione della manovra con tanti, troppi lanci lunghi alla viva il parroco che non credo sia i dettami di Bielsa.

    6) L'intransigenza di Marcelo nel perseguire modulo e schemi simili all'anno scorso, senza averne gli stessi uomini nei ruoli chiave. Andrebbero provate (e per certi versi lo sta facendo)soluzioni ibride per acquisire punti e fiducia nei propri mezzi e senza correre a vuoto. Sarà una temporada durissima e, con ogni probabilità, l'ultima di Bielsa sulla panchina biancorossa. Troppe cose sono andate storte quest'anno e l'immobilismo della società non credo stia giovando all'ambiente. Io dico la verità: la mia passione per l'Athletic, dopo anni, è rinata grazie all'allenatore di Rosario e su di lui mi fiderei ciecamente. Ma l'aria che tira è veramente brutta e pare che anche 'la liga degli altri' sia ben attrezzata e abbia capito come contrastare la sterile manovra rojiblanca.

    Teniamo duro.
    Aupa Leones

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao, innanzi tutto grazie per questo commento, interessante e ben argomentato! Scusa se ti rispondo tardi, ma nel fine settimana lungo non sono stato molto a casa... lo faccio adesso per punti, così non mi perdo.

      1) Sgombriamo subito il campo da un equivoco: Javi Martinez non è stato ceduto, se n'è andato di sua volontà e il Bayern, per averlo, ha pagato tutta la sua clausola di rescissione. Chiaramente un giocatore come il navarro resta insostituibile, ma Bielsa vuole che uno dei due centrali sia in grado di impostare e l'arretramento di Gurpegi si spiega in tal senso. Ekiza ora è infortunato (per me dovrebbe giocare sempre), quando rientrerà vedremo. Francamente Carlos centrale convince poco, e il suo apporto in fase di costruzione non è decisivo. Occhio a Iturraspe, provato talvolta al fianco di Amorebieta...

      2) Si soffre il pressing perché si sbagliano passaggi elementari. Il motivo? Per me è il classico cane che si morde la coda: i risultati non arrivano, la paura aumenta, giocando impauriti si sbaglia tanto e i risultati continuano a non arrivare. L'anno scorso servì la vittoria (non nettissima) a San Sebastian per partire, magari quest'anno il 2-1 a Granada avrà un effetto simile. Quando i ragazzi si sentiranno più tranquilli e più liberi sul piano mentale sono convinto che torneranno a giocare bene.

      3) Llorente in questo modo non serve a nulla. Per me le strade sono due: resta e gioca, oppure va messo fuori rosa e ceduto a gennaio. Tenerlo per metterlo 20 minuti a partita non ha senso. Aduriz sta facendo benissimo e può sostituirlo, chiaramente se dovessimo cedere Nando torneremmo al problema dello scorso anno (l'assenza di un centravanti di riserva), però al momento non vedo altre strade. L'intenzione della Juventus di averlo a gennaio per me va cavalcata.

      4) Il rendimento dei singoli è influenzato dal grigio contesto di squadra, e viceversa. Che alcuni elementi non siano al livello dello scorso anno è palese, però in queste condizioni brillare è difficile. Basta poco per riprendersi (se il Valencia non ci avesse rimontato...). Per me è i più deludenti al momento sono Susaeta, Muniain e De Marcos (quest'ultimo però è in ripresa), mentre Iturraspe sta giocando bene e Iraola non mi sembra tra i peggiori. Amorebieta da prendere a calci. Ibai per me è promettente, I. Perez può servire. Speravo in Isma, che invece fin qui è stato impalpabile (forse un anno in Segunda gli avrebbe giovato).

      5) Herrera è vitale per la manovra, è l'unico con i tempi di passaggio giusti per innescare le punte. Senza di lui perdiamo moltissimo, anche perché Muniain non lo sta sostituendo bene come l'anno scorso. Fortunatamente col Siviglia ci sarà, ma resta il problema di trovare un giocatore in grado di dargli il cambio... poteva essere Ruiz de Galarreta, che purtroppo si è infortunato gravemente e dovrà stare fermo circa sei mesi.

      6) Bielsa è così, prendere o lasciare. Io sono onorato di averlo sulla nostra panchina e spero ci rimanga a lungo. Dici che questa sarà l'ultima stagione del Loco a Bilbao? Chissà...

      Elimina
  2. Sono preocupatissimo perdiamo contro squadre che dovrebbero essere alla nostra portata.Siamo quasi fuori dall'Europa League e abbiamo cominciato male la Copa del Rey,vorrei ricordare che tra un pò andremo a giocare al Santiago Bernabéu e al Camp Nou contro Mandril e Farsa e li saranno dolori.Potrei sopportare tutto ma non il fatto di "bajar a segunda" quindi spero che si diano una bella svegliata.Sempre forza Athletic Club!!!Marco

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dai Marco, novembre è appena iniziato e già parli di retrocessione? Calma e gesso, la situazione non è rosea ma neppure funerea. Con l'Eibar abbiamo giocato in condizioni molto dure (campo stretto e zuppo di pioggia), il pareggio è un buon risultato. L'Europa League sembra stregata ma se vinciamo le tre partite che restano, di cui due in casa, e lo Sparta Praga perde col Lione (combinazione difficile, non impossibile) ci qualifichiamo. In campionato siamo ripartiti a Granada e ora possiamo solo risalire, con la zona "Europa" distante solo cinque punti. Ottimismo!

      Elimina