giovedì 23 settembre 2010
4a giornata: Athletic 3-0 Mallorca.
Iturraspe festeggia Iñigo Perez dopo il gol del 3-0 (foto Athletic-club.net).
Athletic Club: Iraizoz; Iraola, San José, Amorebieta, Aurtenetxe; Iturraspe, Javi Martínez; David López (66' De Marcos), Igor Martínez (72' Susaeta), Muniain (80' Íñigo Pérez); Llorente.
RCD Mallorca: Aouate; Cendrós (65' Webó), Nunes, Ramis, Kevin; Martí, De Guzmán; Nsue, Pereira, Gonzalo Castro; Cavenaghi.
Reti: 43' David López, 61' San José (rig.), 92' Íñigo Pérez.
Arbitro: Fernando Teixeira Vitienes (Comité cántabro).
L'Athletic brilla solo per un tempo, il secondo, ma per superare un Maiorca irriconoscibile 45 minuti di qualità bastano e avanzano. Finalmente qualcosa si muove in panchina: Caparros ha messo dentro dall'inizio Iturraspe, Muniain e Igor Martinez, ottenendo una risposta sicuramente positiva rispetto alle solite partite impostate solo sui lanci dalle retrovie per Llorente. Da tempo invocavo una soluzione di questo tipo, giacché i giocatori tecnici e capaci di dialogare palla a terra in rosa non mancano, e adesso spero che l'esperimento di martedì sera abbia un seguito; in realtà non ne sono troppo convinto, almeno a breve termine, perché Jokin sicuramente non prescinderà da Toquero quando rientrerà e vorrà sicuramente trovare un posto a Gurpegi, che - mi costa dirlo - quest'anno per me non dovrebbe essere titolare fisso. Sia come sia, al San Mamés si è vista una squadra con potenzialità veramente interessanti: Iturraspe è un signor regista e si completa alla perfezione con Javi Martinez, ormai divenuto un centrocampista universale, in grado di fare tutto benissimo; Muniain è pronto per giocare dall'inizio; Igor Martinez si candida a diventare una delle maggiori sorprese delle stagione. Se a tutto ciò si aggiungono Susaeta e De Marcos, ieri in panchina, e la carta-Iñigo Perez, altro giovane di qualità, il quadro si fa davvero succulento. Caparros, si sa, non è un tecnico che fa del gioco offensivo il suo credo, tuttavia rinunciare a tale abbondanza in luogo della classe operaia (Gabilondo, David Lopez, Toquero), dei mostri sacri (Orbaiz) o di un difensivismo spesso eccessivo (Gurpegi esterno destro) appare uno spreco pazzesco, un peccato capitale; speriamo che il 3-0 contro il Maiorca possa contribuire a cambiare la storia della stagione che è appena cominciata. Sicuramente il 4-2-3-1 proposto martedì ci ha messo un po' a carburare, tuttavia nella ripresa si sono intraviste le potenzialità di questa disposizione tattica: Iturraspe sa innescare palla a terra gli attaccanti, Llorente è una boa di grande qualità e la coppia Muniain-Igor Martinez (a cui deve aggiungersi Susaeta, troppo superiore a David Lopez) sa proporre inserimenti, tagli senza palla e scambi continui di posizione capaci di mandare in crisi qualsiasi difesa. Nel primo tempo, giocato maluccio da entrambe le squadre, ci sono stati ancora troppi lanci lunghi a saltare il centrocampo, probabilmente dovuti all'abitudine al pelotazo dei difensori centrali; quando nel secondo i Leoni hanno cominciato a dialogare palla a terra, però, la musica è cambiata e le occasioni da gol sono fioccate. L'Athletic sicuramente è stato fortunato in occasione del primo gol (un cross di David Lopez bucato dai centrali e che si è insaccato lemme lemme sul palo lontanto) ed è stato anche omaggiato di un rigore dubbio, ma va detto che il Maiorca è apparso solo la brutta copia della squadra di Manzano; quando si tira in porta una volta in 90' c'è poco da recriminare, come ha ammesso lo stesso Laudrup nel dopo gara. Ultima nota per l'età media della formazione schierata da Caparros: 23 anni e rotti, con ben 8 canterani su 11 dall'inizio (più altri due inseriti a partita in corso). Un altro calcio è possibile, per lo meno a Bilbao.
Pagelle dell'Athletic.
Iraizoz 6: si riscatta della brutta serata di Gijon con una partita sobria e senza sbavature. Viene impegnato poco, è vero, ma appare sempre molto concentrato.
Iraola 6,5: capitano per le assenze di Orbaiz e Gurpegi, gioca una partita ordinata e senza squilli, riuscendo però ad appoggiare sempre l'azione offensiva con continuità. Contro il "Chori" Castro non soffre mai.
San José 7: annulla Cavenaghi insieme al collega e tira un rigore perfetto, chiudendo virtualmente il match.
Amorebieta 6,5: serata di tutta tranquillità, Cavenaghi prima e Webó poi gli rimbalzano contro senza riuscire a saltarlo una sola volta.
Aurtenetxe 6,5: la maturità e la sicurezza che dimostra partita dopo partita sono sorprendenti. Non spinge moltissimo, ma tiene la posizione e controlla senza patemi Nsue, il più attivo dei trequartisti avversari.
Iturraspe 6,5: a centrocampo sa starci, eccome. Buon senso della posizione, ottime geometrie, è un regista dotato e sa far girare velocemente il pallone. Attualmente è una spanna sopra ad Orbaiz.
Javi Martinez 6,5: la condizione è in crescita e le prestazioni migliorano di pari passo con essa. Contrasta, riparte e si inserisce senza pause: una colonna.
David Lopez 6+: fino al momento del gol è il peggiore dei centrocampisti avanzati, poi la rete casuale lo sblocca. Meglio nella ripresa, quando si rende pericoloso in un paio di occasioni, ma Susaeta è un'altra cosa (dal 66' De Marcos 6: entra subito nel vivo del gioco e dimostra di poter rendere molto di più con questo tipo di schema).
Igor Martinez 7: conferma tutto ciò che di buono aveva mostrato a Gijon. È tecnico, veloce e possiede la rara capacità di saper servire l'ultimo passaggio al momento giusto. Parte al centro e si scambia spesso con Muniain, facendo venire il mal di testa ai maiorchini. Può diventare importante per questa squadra (dal 72' Susaeta 6: dà un saggio delle sue qualità dribblando un avversario in un fazzoletto per poi servire l'assist da cui nascerà il 3-0. Cosa ci faceva in panchina?).
Muniain 7: quando parte palla al piede dà sempre l'impressione di poter creare qualcosa di pericoloso per gli avversari. Miglior biancorosso nel primo tempo, nel secondo è sempre attivo ed esce dal campo tra gli applausi (dall'80' Iñigo Perez 6,5: in dieci minuti mette Llorente davanti al portiere e segna il primo gol con l'Athletic. Ha qualità, deve entrare a far parte delle rotazioni a centrocampo).
Llorente 6-: il meno brillante della compagnia, sbaglia un paio di gol di cui uno clamoroso a fine gara (peraltro con De Marcos liberissimo dall'altra parte). Resta comunque fondamentale per la sua funzione di boa, e quando la squadra inizia a tenere la palla a terra sembra ancora più a suo agio.
Caparros 6,5: finalmente tenta qualcosa di diverso rispetto al suo classico 4-4-2 rigidissimo e trova risposte confortanti. Ha una rosa giovane, ricca di talento e con grandi potenzialità, adesso sta a lui dare continuità alla partita col Maiorca. Per adesso onore al merito per quanto visto martedì.
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la partita l'ho vista a spezzoni per colpa di internet però mi è sembrata incoraggiante, questo modulo che tra l'altro auspicavo da un po' di tempo con due vere ali e un trequartista centrale dietro a Nando che a turno possono essere Muniain e De Marcos mi intriga, e poi quest'anno stanno uscendo come al solito due-tre giocatori da Lezama niente male, soprattutto Aurtenetxe che mi sembra il terzino giusto in questa squadra. E poi c'è un Iturraspe che come dici tu meriterebbe di più ill posto rispetto a Gurpegi che però è sempre utile. Secondo me sabato sera non è scontata la sconfitta al San Mamès col Barçapanner39
RispondiEliminaCiao Panner, teniamo presente che questo 4-2-3-1 è una soluzione d'emergenza perché manca Toquero, comunque è quasi paradossale che Caparros lo abbia provato adesso che avrebbe una seconda punta potenzialmente eccezionale (Muniain) e non prima. L'esperimento non mi è dispiaciuto, anche se vorrei davvero vedere Iker più avanzato per qualche partita di seguito. Gurpe per me è il dodicesimo ideale, ma deve giocare meno se si vuole trovare spazio a Iturraspe e Inigo Perez (Orbaiz deve proprio sparire dalle rotazioni, secondo me). Aurtenetxe per ora è una piacevolissima sorpresa, non è un terzino di spinta (non a caso nasce centrale, e per me prima o poi tornerà a farlo) ma è disciplinato, preciso e molto bravo in fase difensiva. Sabato ce la giochiamo, sarà difficile ma abbiamo il carattere, la condizione e la qualità per fare bene.
RispondiEliminatoquero in effetti è un ostacolo a questo modulo che sembra funzionare, per me sarebbe cmq molto utile a partita in corso con la sua grinta e dinamicità, ma dall'inizio questa idea di gioco con, come dici tu, Iker più avanzato e non costretto a tornare dietro al centrocampo a prendere palloni, ci può far fare un piccolo salto di qualitàpanner39
RispondiEliminaGrandissimo il secondo tempo dell'Athletic, anche se però devo dire che non saprei dove finiscono i meriti (parecchi per il 2° tempo) del Bilbao ed i demeriti di un Mallorca parso rinunciatario.Eppure il Mallorca qualche giocatore interessante lo ha come De Guzman che a Rotterdam col Feyenoord aveva fatto bene o lo stesso Cavenaghi che in Francia col Bordeaux a me non era dispiaciuto anche se l'esperienza precedente in terra sovietica aveva deluso.Comunque mi è piaciuta molto la prova di San Josè...poi anche se non ha giocato benissimo per me Llorente è veramente fortissimo ed andrebbe messo in condizione di sfruttare meglio tutto il potenziale che possiede.A prestoGuido Lorenzelliwww.asdmamams.blogspot.com
RispondiEliminaPanner: Toquero anch'io lo vedo solo come carta da giocare a partita in corso, sia per sfruttare la sua velocità in contropiede quando si vince, sia per mettere pressione alle difese avversarie quando si perde. Riguardo a Muniain intendevo dire che vorrei vederlo in un classico 4-4-2 a fare la seconda punta per almeno 3-4 partite di seguito, perché per me è meglio in quel ruolo che come trequartista; in ogni caso il 4-2-3-1 contro il Maiorca mi è piaciuto e spero di rivederlo presto.Guido: il Maiorca è stato veramente penoso, anche se credo sia stato un episodio perché sono riusciti a fare una buona squadra nonostante i noti problemi economici (Cavenaghi è un bel centravanti, ma deve essere assistito; De Guzman deve ambientarsi, però ha qualità innegabili). San Josè sta migliorando sempre più (non scordiamoci che ha 21 anni!), Llorente è imprescindibile per noi e sono convinto che potrebbe segnare molto di più se venisse cercato palla a terra o con cross dal fondo invece che con quei lanci inguardabili dalla difesa. Una cosa: dire "il Bilbao" è scorretto perché il nome della squadra è Athletic Club, usare il nome della città sarebbe come chiamare l'Atalanta "il Bergamo". Ciao!
RispondiEliminaCaspita, scusa non lo sapevo...ho sempre pensato che il nome fosse Athletic Bilbao.......eppure è molto tempo che seguo il calcio spagnolo.Grazie della precisazione!!!Guido Lorenzelliwww.asdmamas.blogspot.com
RispondiEliminaIl nome ufficiale è Athletic Club, cui spesso si aggiunge Bilbao per dare una caratterizzazione geografica precisa (un po' come succede con lo Sporting Clube de Portugal, noto erroneamente come Sporting Lisbona, o con Celtic e Rangers a cui viene aggiunto Glasgow). De nada ;)
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