mercoledì 6 aprile 2011
30a giornata: Almeria 1-3 Athletic.
Muniain (nascosto dai difensori dell'Almeria) ha appena insaccato il gol dell'1-1 (foto Athletic-club.net).
UD Almería: Diego Alves; Michel, Marcelo Silva, Carlos García (82' Corona), Luna; M'Bami, Bernardello; Juanma Ortiz (57' Kalu Uche), Piatti, Crusat (63' Ortiz Bernal); Ulloa.
Athletic Club: Iraizoz; Iraola, San José, Ekiza, Castillo; Gurpegi, Orbaiz, Javi Martínez (46' Iturraspe), Muniain (86' Amorebieta); Toquero, Llorente (80' De Marcos).
Reti: 5' Piatti, 28' Muniain, 51' Toquero, 60' Orbaiz.
Arbitro: Mateu Lahoz (colegio valenciano).
Con un buon secondo tempo (dopo una prima frazione inguardabile) l’Athletic supera il fanalino di coda Almeria, squadra non certo peggiore di chi la precede ma precipitata in un baratro di insicurezza da cui difficilmente riuscirà ad uscire. Agli uomini di Caparros è bastato uno sforzo minimo per rimontare una partita iniziata male e per portare a casa tre punti vitali in chiave europea, visti i risultati delle immediate inseguitrici: ora i Leoni sono quinti a pari punti con il Siviglia e possono continuare a sognare un posto nella prossima Coppa UEFA.
Jokin lascia a Bilbao Koikili, Susaeta e Urko Vera, schiera titolare Castillo e torna a proporre Gurpegi sulla destra, con Javi Martinez e Orbaiz nel mezzo; in attacco si rivede Toquero dopo tre settimane di stop, mentre Amorebieta si accomoda ancora una volta in panchina. L’approccio alla partita dell’Almeria è molto più deciso di quello dei baschi, timidi e quasi svogliati, e dopo appena 5’ i padroni di casa vanno in vantaggio con un’azione esemplificativa dell’attitudine opposta delle due squadre: Crusat aggredisce sulla trequarti Orbaiz, troppo lento nel disimpegno, e serve subito Piatti, che si infila in mezzo ai due centrali e batte Iraizoz da distanza ravvicinata. Il gioco dei bilbaini non riesce a decollare e la manovra si affida solo al lancio lungo, ma l’Almeria non ha la qualità e la tranquillità necessarie per amministrare il vantaggio e approfittare della giornata-no di tre giocatori chiave, Iraola, Javi Martinez e Llorente, probabilmente stanchi dopo la partita in nazionale sul campo di patate della Lituania. La squadra di Oltra, brava solo a difendersi con ordine, non riesce a creare le condizioni per sferrare il colpo del k.o. e così facendo lascia in partita gli avversari: errore fatale, perché i Leoni sono maestri nello sfruttare l’episodio e dopo una prima avvisaglia al 19’ (colpo di testa di Gurpegi su cui Muniain arriva in ritardo di un niente) pareggiano. Orbaiz batte un altro calcio d'angolo, Gurpegi svetta ancora una volta e sul suo colpo di testa Diego Alves può solo toccare il pallone, che finisce sui piedi di Bart Simpson per il più comodo dei tap-in. In pratica la fotocopia dell’azione di prima, coronata stavolta dalla rete. L’Almeria subisce il colpo, l’Athletic è soddisfatto per il pareggio e si arriva all’intervallo senza troppi sussulti. La ripresa si apre con Iturraspe in campo al posto di un impalpabile Javi Martinez, e il giovane di Abadiño non spreca l’occasione concessagli dall’utrerano; subito in partita, Ander si piazza al fianco di Orbaiz e dirige le operazioni come un direttore d’orchestra consumato, velocizzando il gioco e dando maggior verticalità alle offensive basche. I padroni di casa perdono visibilmente terreno e alla prima occasione vengono puniti da Toquero, che riceve palla da Llorente sul vertice destro dell’area, rientra e col sinistro conclude sul primo palo, trovando il 2-1 con l’evidente complicità del portiere. Neanche il tempo di riorganizzare le idee che l’Almeria va sotto di nuovo: il merito stavolta è di Orbaiz, che si inventa un tiro-capolavoro da più di 30 metri (non si capisce bene se voluto o meno, ma tant’è) e realizza così il primo gol della stagione. Il 3-1, più casuale che altro, mette la partita in ghiacciaia e nell’ultima mezz’ora gli zurigorri si limitano a tenere la palla lontana dalla propria porta senza forzare più di tanto. Iraizoz fa buona guardia su due conclusioni pericolose di Piatti ed Ulloa e al fischio finale il punteggio non è cambiato.
Massimo risultato col minimo sforzo, Athletic cinico, il peso della qualità: di frasi fatte per descrivere questa vittoria ce ne sarebbero parecchie, ma la verità è che l’Almeria sembra psicologicamente non attrezzata per reggere lo stress della lotta punto su punto verso la salvezza. Una volta incassato il pareggio sugli sviluppi di una palla inattiva (situazione che la squadra basca sa sfruttare come poche altre nella Liga), gli andalusi hanno mollato e sono stati travolti quando Caparros ha dato ai suoi maggior ordine con l’ingresso di Iturraspe. Se per gli uomini di Oltra la situazione si fa quasi disperata, i Leoni toccano quota 45 e possono tornare a sorridere: la classifica dal quinto posto in giù è sempre molto corta (teoricamente anche il Levante, nono a 38 punti col Maiorca e autore di un’incredibile rimonta, può aspirare a un posto UEFA) e ci sarà da stringere i denti, ma per ora siamo davanti e questo è ciò che conta. Intanto sabato prossimo è il momento di una delle partita più importanti dell’anno: al San Mamés arriva il Real Madrid. C’è da aggiungere altro?
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