martedì 19 aprile 2011
32a giornata: Osasuna 1-2 Athletic.
Muniain esulta davanti ai tifosi dell'Osasuna dopo il gol-vittoria (foto Athletic-club.net).
Osasuna: Ricardo; Nelson, Sergio, Miguel Flaño, Monreal; Puñal, Nekounam; Cejudo (67' Soriano), Pandiani (77' Coro), Camuñas (86' Lekic); Kike Sola.
Athletic Club: Iraizoz; Iraola, Ekiza, Amorebieta, Castillo; Gurpegui (6' David López), Iturraspe, Orbaiz (56' Susaeta), Muniain; Toquero (61' San José), Llorente.
Reti: 51' Kike Sola, 69' Llorente, 90' Muniain.
Arbitro: Paradas Romero (Comité Andaluz).
Note: espulsi al 57' Castillo (A) e all'87' Sergio (O), entrambi per doppia ammonizione.
Grazie a un regalo di Ricardo, portiere dell’Osasuna, l’Athletic ottiene una rimonta insperata e stacca Siviglia e Atletico Madrid nella corsa alla qualificazione UEFA. Non è stato un bel derby, chiariamolo subito: specie nel primo tempo, la partita è stata infatti nervosa e molto contratta, con pochissime occasioni da gol e una ruvidezza nei contrasti che ha ben rappresentato la tensione che attualmente corre nei rapporti tra le due società. Spettacolo migliore nella ripresa, se non altro per l’alternarsi di episodi e per il finale segnato dall’incredibile azione che ha portato al gol di Muniain. Sensazioni contrapposte a fine gara: i Leoni si sono rilanciati d’autorità nel loro sprint europeo, i rojillos invece vedono da molto vicino la zona retrocessione.
Nonostante i magri risultati ottenuti contro il Madrid, Caparros ripropone il centrocampo “muscolare” con Gurpegi a destra e la coppia Orbaiz-Iturraspe (sostituto di Javi Martinez) nel mezzo; in difesa si rivede Amorebieta, che rileva un San José a corto di fiato nelle ultime uscite, mentre non c’è turnover per Llorente, regolarmente al suo posto al centro dell’attacco. Il primo tempo, come già anticipato, è di una noia mortale: l’Osasuna mostra un possesso palla prolungato ma sterile, l’Athletic non riesce mai a passare dal settore centrale della mediana e opta per verticalizzazioni o azioni sulle fasce mai pericolose, soprattutto perché non supportate dal movimento in blocco della squadra; i bilbaini ancora una volta appaiono sulle gambe e non riescono ad accompagnare armoniosamente la manovra offensiva, finendo per attaccare solo tramite palle lunghe o iniziative dei singoli. In questo contesto desolante, l’unico episodio di rilievo è rappresentato dall’infortunio di Gurpegi, costretto a uscire dopo 6 minuti a causa di uno scontro fortuito con Monreal: per Carlos sette punti di sutura alla testa e una visita all’ospedale di Pamplona prima del rientro a Bilbao. Dopo 45’ davvero mosci, senza uno straccio di palla-gol netta, il derby si accende nella ripresa, e gli eventi sembrano spingerlo verso i navarri. I padroni di casa prima passano in vantaggio al 51’ con una girata in mischia di Kike Sola, prodotto della cantera di Lezama, quindi si ritrovano in superiorità numerica a causa del rosso per doppia ammonizione di Castillo, probabilmente il giocatore più espulso della Liga in rapporto ai minuti giocati (anche se va detto che il secondo giallo è inesistente, Nelson si tuffa e l’arbitro abbocca). Il palo colpito da un cross di Camuñas legittima il vantaggio dell’Osasuna e non lascia molte speranze per l’ultima mezz’ora ai biancorossi, che però trovano risorse inaspettate e iniziano a giocare a calcio proprio nel loro momento di maggior difficoltà. Vuoi per un certo rilassamento dei navarri, vuoi per la rabbia seguita allo svantaggio, l’Athletic sale di tono: i bilbaini tengono di più la palla a terra e cercano maggiormente la regia di Iturraspe, molto cresciuto rispetto al primo tempo, che smista velocemente il pallone cercando la verticalità di David Lopez e Susaeta, entrato al posto di Orbaiz (con Muniain a transitare con ampia libertà di movimento nella terra di nessuno tra Llorente e il centrocampo). Ed è sull’asse Itu-Lopez che si sviluppa l’azione dell’1-1: il biscaglino apre sulla destra, l’ex rojillo mette dentro un gran cross e Llorente, alla prima assistenza decente, si smarca benissimo e colpisce alla perfezione di testa. Il pareggio è un risultato che va bene a tutti, sia ai Leoni, in 10 e piuttosto stanchi, sia all’Osasuna, alla ricerca di punti buoni per tenere lontano il terzultimo posto; le squadre si accontentano e non forzano granché in avanti, ma al 90’ Ricardo decide di fare un regalo agli avversari uscendo senza motivo su un lancio lungo per Muniain e scontrandosi con Nelson, peraltro in anticipo: Iker deve solo prendere la mira e insaccare a porta vuota con un destro liftato dalla distanza.
Finisce dunque 2-1 per l’Athletic un derby brutto e mal giocato da entrambe le formazioni, apparse sottotono e con pochi elementi nelle giuste condizioni per incidere. Non mi piace ripetere concetti già espressi nelle scorse settimane, tuttavia devo tornare a scrivere che i bilbaini mi sembrano “cotti”, anche se possono contare su alcune individualità in grado di risolvere partite contro rivali non trascendentali. Domenica prossima altro derby, stavolta contro la Real Sociedad; nell’undici iniziale ci saranno giocoforza molte novità, visto che Iraizoz, Muniain, Castillo e Iturraspe saranno squalificati, ma per i Leoni l’obiettivo non cambia: vincere (c’è anche la brutta sconfitta dell’andata da riscattare) e proseguire la corsa verso l’Europa.
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Purtroppo è da un po' di tempo che non riesco più a vedere una partita dei Leoni, quindi volevo chiederti cosa è successo con Muniain: tu hai detto che sarebbe stato fuori per squalifica nel match contro la Real Sociedad, mentre, in realtà, ha giocato e segnato; inoltre avevo letto qualcosa circa un ricorso dell'Athletic contro il cartellino dato a Iker. Perché era stato ammonito?
RispondiEliminaCiao Billi, Muniain era stato ammonito per l'esultanza dopo il gol all'Osasuna ritenuta eccessiva dall'arbitro (decisione assurda, visto che Iker non si era tolto la maglia ma si era limitato a correre verso la panchina dell'Athletic passando sotto un settore di tifosi navarri), la società ha fatto ricorso e ha ottenuto di poterlo schierare nel derby con la Erreala. Purtroppo non ho visto la partita con i cugini perché ero fuori, comunque ho letto di un bel Muniain, di un ottimo Llorente (in entrambi i gol ci ha messo lo zampino) e di un Raul davvero positivo all'esordio in Primera.
RispondiEliminaMah, certi dibattiti da calciofili (molto) italiani su allenatori che fanno il cd "bel gioco", altri difensivisti, motivatori ecc, ecc non riescono proprio ad affascinarmi. Piuttosto vorrei iniziare a seguire con interesse il processo elettorale che a breve riguarderà Ibaigane. Amo l'Athletic e auspico che tutto si svolga nel espiritu che da sempre ha caratterizzato la stragrande maggioranza di directivos, masa social e simpatizantes. Saluto tutti.
RispondiEliminaKarmine74
Ah ecco, immaginavo che fosse stata un'ammonizione decisamente immotivata.
RispondiEliminaE, visto quello che ha fatto sabato, per fortuna che è stato (giustamente) accettato il ricorso!
Karmine: ancora non sono uscite le candidature ufficiali, tuttavia si sa già che sarà una corsa a due, Macua vs. Josu Urrutia. Ovviamente la mia simpatia va tutta al grande ex mediano biancorosso Urrutia, vero cuore Athletic. Appena usciranno le candidature e i programmi elettorali farò un post apposito.
RispondiEliminaBilli: davvero!