martedì 26 luglio 2011
Primi segni di un nuovo corso.
I giocatori dell'Athletic con la Memorial Cup vinta sabato (foto As.com).
I giornali titolano "Primo titolo per Bielsa" con la solita esagerazione, ma c'è davvero un senso di esaltazione collettiva che inizia ad emergere dal precampionato dell'Athletic: a crearlo non sono state tanto le vittorie (tre su tre incontri disputati finora, seppure due siano stati solo di 45 minuti) o la conquista della Memorial Cup sabato, quanto la sensazione che questa squadra possa regalare davvero grandi soddisfazioni nell’immediato futuro. Non so se i Leoni vinceranno qualcosa o disputeranno un gran campionato, ma sento che ci divertiremo molto la domenica, e non penso di essere il solo ad avere quest'impressione. Dopo il 3-0 all'esordio stagionale contro l'Alzira (partita condizionata dalle gambe pesantissime dei giocatori), i biancorossi sono stati impegnati nel triangolare in Inghilterra di fronte a Southampton e Werder Brema, e proprio in quest'ultima occasione Bielsa ha confermato che la sua idea di calcio è una delle più moderne e spettacolari attualmente disponibili su piazza: pressing asfissiante, dominio del pallone e velocità nella giocata, i tre punti cardine del suo gioco, sono già parte integrante del suo Athletic. In particolare, contro il Werder (battuto 2-1, reti di Gabilondo e Toquero) i bilbaini hanno mostrato un ottimo assaggio di quella che potrebbe essere la loro stagione; schierata con un 4-3-3 molto corto, la squadra ha impressionato per come sembra aver recepito i dettami di Bielsa, a partire dal pressing di tutti (la buona notizia è che ci risparmieremo gli scatti chilometrici, e inutili, di Toquero, definiti dal sempre arguto Valentino Tola "corsette demagogiche") per concludere col movimento continuo degli esterni e le rapide verticalizzazioni dei centrocampisti. Interessante, dal punto di vista tattico, la posizione di David Lopez, che è stato schierato da interno insieme a Orbaiz, con Herrera qualche metro avanti: un'intuizione niente male da parte dell'allenatore di Rosario, in quanto il riojano non ha il passo e lo spunto dell'ala ma può essere utile, con il suo buon destro e la regolarità, come mezzala al fianco di un mediano puro (e d'altra parte l'ex Osasuna non ha mercato, quindi in qualche modo bisogna sfruttarlo). Contro il Southampton Bielsa ha inserito molte riserve (in pratica ha proposto solo la fascia destra titolare, Iraola-Susaeta) e sperimentato qualcosa: dietro l'Athletic ha giocato con 3 centrali puri e due terzini, Saborit e Iraola, con Andoni pronto a salire ed accentrarsi in fase di possesso per passare dal 5-2-3 al 4-3-3 più consueto (Ustaritz copriva le sue avanzate spostandosi sulla destra). Contro gli inglesi i Leoni hanno giocato meno bene, tuttavia hanno controllato e sono riusciti a colpire due volte nel finale, guadagnandosi così la Memorial Cup. Anche in questo caso va rilevata la posizione particolare di un calciatore, segnatamente De Marcos, che ha agito da centrocampista centrale e non da attaccante esterno. Molto buone le prestazioni del portiere Raul, di Herrera, già entrato nel vivo del sistema di gioco, e dei fluidificanti Iraola e Castillo (incredibile, ma sembra essere sulla via della ripresa). Mercoledì sera contro il Numancia la prossima partita, che attendiamo con trepidazione inconsueta per un’amichevole di fine luglio.
Mercato: in entrata tutto tace, e a parer mio è un bene. Volatilizzatesi le voci sul portiere Goitia, resta al momento in piedi solo l'ipotesi Aduriz, ma è presumibile che il Valencia non voglia privarsi dell'unica alternativa credibile a Soldado. Il club è invece molto attivo per quanto riguarda il fronte delle cessioni. E' di ieri la notizia dell'addio a Ion Velez, vecchia palla al piede (mi perdonerà il ragazzo, per cui non provo alcun tipo di antipatia, ma tecnicamente è impresentabile in Primera) di cui la Giunta Urrutia è riuscita a liberarsi: rescissione bilaterale del contratto e la punta navarra si è così potuta accasare al Girona in Segunda, categoria più adeguata ai suoi mezzi. Degli uomini scartati da Bielsa, e a questo punto ci sono pochi dubbi sul fatto che si tratti di una bocciatura definitiva, per ora hanno ricevuto richieste concrete Balenziaga (dal Las Palmas, che lo vuole in prestito) e Diaz de Cerio, cercato da diverse società di Segunda sempre con la formula del prestito. Cerrajeria e Urko Vera presumibilmente giocheranno un altro anno nel Bilbao Athletic, dover Bielsa li potrà tenere d'occhio, mentre per gli altri si cercherà una sistemazione da qui alla fine del mercato. Mi dispiace davvero molto per Koikili, spero che in qualche modo riesca a rientrare nei ranghi.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento