martedì 23 aprile 2013
32a giornata: Deportivo 1-1 Athletic.
Llorente esulta dopo aver siglato il gol del pari (foto Deia.com).
Deportivo La Coruña: Aranzubia; Manuel Pablo, Kaká, Aythami, Sílvio; Álex Bergantiños, Juan Domínguez; Bruno Gama, Valerón (71' Assunçao), Pizzi; Riki (87' Nélson Oliveira).
Athletic Club: Iraizoz; Iraola, Ekiza, Gurpegui, Aurtenetxe; Iturraspe, De Marcos, Herrera; Susaeta, Llorente (76' Aduriz; 88' San José), Muniain (76' Ibai).
Reti: 38' Bruno Gama, 44' Llorente.
Arbitro: Pérez Montero (colegio andaluz).
Note: espulso all'81' Iturraspe (A) per doppia ammonizione.
La narrazione calcistica, come ben sanno i lettori di giornali e blog sportivi, è troppo spesso preda dei luoghi comuni. Tra i tanti, uno dei più celebri è senza dubbio quello della "partita stregata", che per estensione diventa "stagione stregata" quando la sfiga sembra non voler abbandonare neppure per un istante una determinata squadra nel corso dell'anno futbolistico. A me i luoghi comuni non piacciono, però non riesco davvero a trovare un'espressione diversa da "stagione stregata" per descrivere la temporada 2012/13, ben rappresentata dalla partita di domenica al Riazor; una partita dominata per 80 minuti, caratterizzata da una grande sicurezza difensiva e da ottime trame in avanti, e pareggiata a causa dell'unico tiro in porta avversario e di almeno 4 o 5 occasioni gigantesche fallite di fronte al grande ex Aranzubia. Resta dunque l'amaro in bocca per un risultato che non corrisponde a quanto mostrato dai Leoni sul campo, anche se i risultati delle altre squadre della metà bassa della classifica hanno reso il punto molto positivo: il vantaggio sulla terzultima è ancora di 8 lunghezze e per la salvezza sembra ormai fatta, pur con tutte le cautele scaramantiche del caso (certo, con una vittoria ora la certezza sarebbe quasi matematica).
Come detto, il match è stato a senso unico: gli zurigorri sono tornati ad esprimere un calcio frizzante e piacevole, fatto di triangolazioni veloci a centrocampo e di una spinta continua sulla destra grazie all'asse Iraola-De Marcos-Susaeta; Llorente, senza dubbio autore della miglior prestazione fornita quest'anno, per una volta è tornato ad essere il riferimento indiscutibile della scorsa stagione, catalizzando ogni pallone e risultando pericolosissimo nell'area avversaria. In tutto questo il Deportivo si è dimostrato praticamente nullo in attacco e ha sofferto da matti quando si è trovato a difendere, ma a sorpresa è passato in vantaggio alla prima (e unica) occasione costruita in tutto l'incontro: al 38' Bruno Gama ha raccolto una respinta della difesa biancorossa, ha controllato e senza pensarci troppo ha piazzato un destro a giro proprio sotto l'incrocio dei pali, con Iraizoz stavolta del tutto incolpevole. Per fortuna l'Athletic ha mostrato carattere reagendo subito e trovando il pari in chiusura di tempo con Llorente, bravo a deviare di testa un pallone servitogli con un delizioso cucchiaio dal piede sempre caldo di Iraola. Nella ripresa il copione della partita non è mutato: bilbaini a fare la partita e galiziani chiusi nella loro metà campo. Molte le palle-gol create dai Leoni (Herrera, ad esempio, ha sbagliato due volte il tiro da buona posizione), la più clamorosa delle quali è capitata sui piedi del numero 9, servito involontariamente da una rovesciata a liberare l'are di un difensore avversario: il riojano ha prima centrato il palo col sinistro, quindi ha recuperato la respinta del legno, ha saltato un avversario nello stretto e ha sparato a botta sicura, colpendo però un altro difensore intervenuto alla disperata. L'offensiva basca si è arrestata al minuto 81, quando Iturraspe si è visto sventolare il secondo giallo dal direttore di gara per un fallo inesistente (il numero 8 ha toccato chiaramente il pallone) ma originato da una scivolata a dir poco ingenua, considerando il cartellino rimediato nel primo tempo. Bielsa (che in precedenza aveva tolto, a parer mio sbagliando, Muniain e soprattutto Llorente per inserire Ibai e Aduriz) ha deciso di proteggere il pareggio e ha messo dentro San José per Aritz, rimasto in campo poco più di 10 minuti; la mossa ultra-conservativa dell'argentino ha dato i suoi frutti e, tolti un paio di cross pericolosi, il Depor non è mai riuscito a costruire azioni pericolose. Gli zurigorri sono così riusciti a portare a casa almeno un punto, assolutamente prezioso per come si era messa la partita.
L'Athletic al Riazor poteva senza dubbio ottenere di più, ma come detto questa è una "stagione stregata" e come tale dobbiamo vederla. Il margine rispetto alla zona retrocessione resta discretamente ampio, ora servirebbe un risultato positivo sabato contro il Barcellona (la cui testa sarà senza dubbio al ritorno col Bayern) per fare un passo decisivo verso la zona tranquilla della classifica. Per chiudere, vorrei dire che non capisco chi ha evitato di esultare al gol di Llorente. Se ne andrà alla Juventus, è vero, ma fino a giugno è un giocatore dell'Athletic e io, ai gol dell'Athletic, esulto a prescindere da chi li segna. Sono il primo a dire che non condivido la scelta del giocatore e che non nutro più l'ammirazione che provavo prima nei suoi confronti, però da qui a boicottare il club intero ce ne corre. I giocatori passano, la maglia resta. Ed è solo per quella che noi tifiamo.
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Evitare di esultare a un gol dell'Athletic?Il nostro Athletic?Non scherziamo chi lo ha fatto è un pazzo.Sulla partita non so cosa dire,abbiamo giocato da DIO.Abbiamo corso,lottato e giocato in velocità con passaggi di prima o massimo di seconda mentre gli altri hanno tirato una volta in porta.Anche contro il Madrid nel primo tempo abbiamo giocato bene eppure non riusciamo a portare a casa quello che ci meriteremmo.Per Sabato,e scusa se sono ripetitivo,ho poche speranze proprio per questo motivo,noi attaccheremo e loro con una azione in contropiede...vabbè pensiamo positivo.Volevo scusarmi con te e con gli altri per la parloccia che mi è scappata sul Barcellona ma mi sta troppo antipatico cerca di capirmi.Ciao. Marco
RispondiEliminaQualcuno lo ha fatto, roba da matti secondo me.
EliminaIo spero che il Barcellona sabato faccia un turnover massiccio nella speranza (più che vana) di ribaltare il 4-0 di ieri, tanto ormai la Liga è in ghiaccio e possono permettersi tranquillamente di perdere punti al San Mamés. Poi certo loro possono punirti al primo contropiede, e noi sbagliamo tantissimo davanti al portiere avversario.
Sulle offese al Barcellona, non preoccuparti: capisco che al momento susciti grande antipatia, però è comunque un club con una storia (non solo calcistica) da rispettare. E i catalani sono un popolo splendido.
Patatine, birra Ichnusa e Athletic - Barça su una TV locale sarda...cosa chiedere di più? Aupa!!!!
RispondiEliminaGab-Sardegna
Alla fine è stato un buon pomeriggio ;)
EliminaBenat ha detto che sogna di giocare e tornare all Athletic speriamo arrivi anche perchè ci segna sempre
RispondiEliminaCol barca tanto cuore e ci voleva nell ultimo partidazo alla catedral
ROBERTO
Sì, ho letto. Dichiarazioni incoraggianti, vediamo ora se il club tirerà fuori i 20 milioni che servono per prenderlo (in alternativa possiamo aspettare che vada in scadenza il prossimo anno per prenderlo a zero, una sorta di caso Llorente al contrario).
Eliminasecondo me 10 bastano
EliminaROBERTO
Dicono che la dirigenza del Betis sia ferma ai 20 della clausola rescissoria. Vedremo...
Eliminaal gol di Llorente ho esultato eccome, scandaloso chi non l'ha fatto anche perchè è un giocatore zurigorri fino al 30 giugno e stipendiato dall'Athletic!
RispondiEliminaincredibile poter vedere l'Athletic in diretta su un'emittente italiana!!! escluso il commento!
match stradominato, che nervoso non aver vinto!!! ma il calcio è così, agur
GALIS
Eheh grande Galis! In effetti fa uno strano effetto vedere i Leoni in chiaro sulla tv italiana, per il commento ti consiglio di togliere l'audio e di accendere lo streaming audio di Radio Popular ;)
EliminaUn saluto!