giovedì 12 luglio 2012
Caos Bielsa: proviamo a capirci qualcosa.
Il nostro Don Chisciotte e i suoi mulini a vento (foto Terra.es).
"Ma cosa cazzo sta succedendo con Bielsa?". Negli ultimi giorni questa domanda me l'avete e me la sono fatta talmente tante volte da perderne il conto, visto tutto ciò che è accaduto nel fine settimana. Caso ha voluto che mentre il mondo biancorosso stava sprofondando nella follia, io mi trovassi tutto tranquillo nei dintorni di Modena, dove insieme ai Leones Italianos ho preso parte a una memorabile edizione dei Mondiali Antirazzisti; mi ci sono voluti un paio di giorni per capire di più sui fatti successi a Bilbao, e ora eccomi qui ad offrirvi una parziale ricostruzione degli avvenimenti.
Andiamo per ordine cronologico. Al momento di firmare il rinnovo del contratto, Bielsa, che ha già scelto Lezama come sede del precampionato, pone come condizione che le installazioni della struttura vengano rimesse a nuovo secondo un piano di lavori pensato direttamente da lui; Urrutia accetta e il rosarino si mette subito al lavoro, passando gran parte delle ferie a Bilbao per mettere a punto il progetto e relazionarsi con l'impresa costruttrice. Al momento di tornare in Argentina, Bielsa riceve l'assicurazione che i lavori saranno terminati in tempo per l'inizio del ritiro e se ne va soddisfatto. Il 2 luglio, data del primo raduno della stagione 2012/2013, gli operai però sono ancora a Lezama e Bielsa, infuriato, va dal responsabile a chiedere spiegazioni: ne nasce una litigata furibonda, conclusa (e non poteva essere altrimenti) con una locura, ovvero col tecnico argentino che sbatte fisicamente fuori da Lezama il capomastro. Il giorno dopo gli operai per protesta scioperano, mentre Bielsa si rende irrepereibile (per 3 giorni nessuno riuscirà a parlarci). Una settimana fa il rosarino rispunta fuori e indice una conferenza stampa che si trasforma in un vero e proprio "uno contro tutti", un attacco frontale al Grupo Balzola, l'impresa edile responsabile dei lavori, e anche alla Giunta Direttiva. Per riassumere, il Loco sostiene che i lavori sono stati fatti male pur sapendo che si stavano facendo male (perché non rispettavano le sue direttive), che una cosa del genere mina il suo prestigio di allenatore e che si sarebbe aspettato una reazione da parte del club che, invece, non c'è stata; al termine, con un gesto da grandissimo, tira fuori un'auto-denuncia già compilata che mette a disposizione del capo dei lavori, qualora questi volesse rivolgersi alla polizia per quanto accaduto a Lezama. Insomma, le dimissioni paventate da qualche mezzo d'informazione non ci sono e tutto sembra rientrato. E invece non è finita lì, perché il giorno dopo l'Athletic emette un comunicato ufficiale nel quale smentisce completamente il suo allenatore (chiamato "dipendente", una mancanza di stile clamorosa), sostenendo che i lavori rispettano i piani previsti e che, in pratica, quanto espresso da Bielsa è solo il frutto di opinioni soggettive. A leggerlo bene, più che dalla società il comunicato sembra scritto dal Grupo Balzola, visto come difende l'impresa e soprattutto quando, al punto 2, viene specificato che "l'Athletic Club chiede scusa pubblicamente per i danni all'impresa causati dalle dichiarazioni di un suo dipendente (sic)". E' a questo punto che si scatena il finimondo: voci di ogni tipo iniziano a girare incontrollate, e la maggior parte di esse indica che l'avventura del Loco nel Botxo è arrivata al termine. Tra dimissioni già firmate (Marca, sempre sul pezzo...), avvistamenti di Valverde e riunioni notturne della Giunta, passatemi il francesismo, non ci si capisce un cazzo, ma il giorno dopo Bielsa è sempre al suo posto, nonostante sia opinione diffusa che quella dei lavori sia solo una scusa di facciata adottata dal club per liquidare l'allenatore, inviso allo spogliatoio biancorosso. Vero o falso? Impossibile da dire, anche se le dichiarazioni di Muniain sull'argentino lascerebbero pensare il contrario. Alla fine l'Athletic, che sembrava sul punto di esonerarlo, fa sapere che Bielsa ha due settimane di tempo per decidere se restare o andarsene, un'evidente scelta di comodo per evitare di dover pagare penali o di continuare e a versare lo stipendio al "dipendente". Con questa mossa, però, la Giunta dimostra di non conoscere per nulla il rosarino, che in quattro e quattr'otto apre un profilo su Facebook (!), posta un comunicato di risposta e chiude tutta la baracca: un mito! La replica di Bielsa, precisa e puntuale, ribadisce quanto già espresso in conferenza stampa, lamenta la volontà dei dirigenti di togliergli autorità e indica un cambiamento nelle relazioni tra lui e il club, pur non accennando minimamente ad una possibile fine del rapporto. Insomma, si va avanti, quanto navigando a vista non è dato sapere.
La vicenda, come avrete capito da soli in questi giorni, è molto più complessa di quanto possa apparire in superficie. Balzola è infatti uno dei maggiori gruppi industriali del Paese Basco, soprattutto della Bizkaia, e a Bilbao ha firmato alcune delle opere edili principali degli ultimi anni (il Museo Guggenheim, la Torre Iberdrola, il Bilbao Exhibition Centre); come tutte le imprese della zona è legato al PNV, il partito nazionalista basco, che per chi non conosce la situazione politica di Euskadi è un partito conservatore che di nazionalista ormai ha solo il nome, e che si dedica quasi esclusivamente alla tutela degli interessi economici dei grandi gruppi capitalistici basco-ispanici, come appunto Balzola, Iberdrola e Petronor. Vi si è accesa una lampadina? Probabilmente diventerà un lampadario quando vi dirò che storicamente la maggioranza dei dirigenti dell'Athletic è orientata verso il PNV e che il Grupo Balzola è uno dei finanziatori della Fundacion Athletic. E che, rullo di tamburi, prende parte ai lavori del San Mamés Barria.
Con queste informazioni il quadro si fa molto più chiaro. Personalmente credo poco alle voci di malesseri nello spogliatoio o di contrasti sul mercato o su altri temi sportivi, derivate da un commento fatto da Bielsa durante la famosa conferenza stampa riguardo ai nuovi arrivi, Aduriz e Isma Lopez ("non avevo chiesto espressamente loro", "mancano i rinforzi in alcuni ruoli chiave"). La partita che si sta giocando è a livelli molto più alti, e purtroppo ci ricorda ancora una volta che l'Athletic non è l'isola felice che in troppi crediamo che sia... giochi di potere, intrecci politico-economici e altre rogne del genere esistono e prosperano anche a Bilbao, come abbiamo imparato sulla nostra pelle con Petronor. Urrutia mi sembra sempre più un presidente di facciata, messo lì per tenere buoni i tifosi mentre si trama nell'ombra; e in questo caso, devo dirlo, mi ha deluso profondamente pure lui. L'unica persona che al momento mi sembra degna di ammirazione e rispetto è proprio Bielsa, un uomo onesto, genuino e che non ha paura di dire quello che pensa, sempre in modo garbato ma con una forza d'animo straordinaria. Aldilà dei risultati sportivi, vorrei che una persona come lui rimanesse all'Athletic a vita, anche se a questo punto la sua avventura zurigorri potrebbe concludersi in qualsiasi momento. Estamos contigo Loco!
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Ciao Edo intanto complimenti per l'articolo è stupendo.Sono molto deluso dalla società si sono comportati da lecchini perchè hanno fatto i forti coi deboli e i deboli coi forti.Purtroppo i giochi di potere ci sono ovunque ma l'Athletic come tifoseria rimane un'isola felice.Ni Farsa ni Mandril ATHLETIC!!! Marco
RispondiEliminaGrazie per i complimenti, Marco. Purtroppo in questo caso l'unicità della tifoseria c'entra molto poco, e l'immagine trasmessa dalla società è pessima. Come detto io salvo solo Bielsa, oltre lui al momento c'è il nulla.
EliminaNonostante i tuoi sforzi, caro il mio Edoardo, non credo che Bielsa ti prenderà mai come addetto stampa..
RispondiEliminaLunga vita al capitalismo.
Jacopo
Ci perde lui Jacopo ;)
EliminaIl capitale è grande e Urrutia è il suo profeta?
Ciao Edo,
RispondiEliminacomplimenti innanzitutto per l'articolo. Cosa intendevi quando parlavi di Bielsa "inviso allo spogliatoio biancorosso"? Ci sono stati dei segnali in tal senso durante la scorsa stagione?
A mio modo di vedere, Bielsa ha fatto giocare il miglior calcio degli ultimi anni all'Athletic, ma dopo le due finali perse non sono più del tutto sicuro che sia un bene per la squadra continuare con lui.
Ma certo, se questo significa ricominciare da un Caparròs qualsiasi allora ben venga Bielsa a vita :)
Alex
Noi non perdiamo mai, ricordalo.
EliminaAlex, quelle sullo spogliatoio contro sono voci girate durante la crisi tra Bielsa e la società, e sinceramente non so quanto ci possa essere di vero (penso poco, ma è solo una sensazione personale).
EliminaNon capisco perché credi che non sia un bene continuare con lui... Aldilà delle sconfitte in finale, che ci possono sempre stare in una gara secca, quanto seminato l'anno scorso merita di essere raccolto nel prossimo futuro.
Sono un grande estimatore di Bielsa sia come uomo che come allenatore quindi non posso che essere d accordo con te. Vorrei fare una domanda che non c entra niente con l argomento: l' Athletic dell anno scorso è stato secondo voi il migliore di sempre?
RispondiEliminaSimone.
Sinceramente il giochino della "squadra migliore di sempre" non mi ha mai attirato, perché ritengo che formazioni di epoche diverse siano impossibili da paragonare (idem per i calciatori, peraltro); di certo, l'Athletic di Bielsa è stato per qualità di gioco il migliore del nuovo millennio, anche se dal punto di vista del bel gioco abbinato alla continuità di risultati anche quello di Valverde non ha scherzato.
EliminaGià pensando alla squadra vice campione della Liga nel '98 cominciano i dubbi, quel secondo posto fu strepitoso e la rosa era davvero eccezionale.
Davvero un bell'articolo Edo.
RispondiEliminaSulla vicenda ahimè sono abbastanza pessimista..
ESTAMOS CONTIGO LOCO!!!!!
Grazie, speriamo almeno di arrivare a fine stagione con Bielsa.
Elimina