In un commento recente, LatinoHeat ha parlato della nazionale basca e mi ha fatto pensare a quale sarebbe la forza della tricolor qualora dovesse arrivare a confrontarsi con le migliori selezioni europee. Il post che segue è nato dalle mie elucubrazioni del sabato pomeriggio.
Un paio d'anni fa, Javier Clemente (all'epoca commissario tecnico della Serbia) sostenne in un'intervista che la selezione dei Paesi Baschi, qualora venisse riconosciuta dalla FIFA, potrebbe tranquillamente competere in qualunque fase finale, sia di un Mondiale che di un Europeo. Ottimismo del vecchio Javi, motivato anche dal sogno di allenare la Selekzioa, o ragionamento realistico di uno che il calcio lo conosce come lo proprie tasche? La risposta può arrivare solo dopo un'attenta analisi delle potenzialità del calcio basco, analisi che esuli dalla lettura dei tabellini delle amichevoli della tricolor e consideri tutto lo spettro dei giocatori di Euskal Herria, soprattutto quelli che per vari motivi non possono essere convocati per la tradizionale partita di Natale.
Portieri. Indubbiamente la leggendaria scuola basca non propone più interpreti del calibro del "Chopo" (il pioppo) Iribar, di Arkonada e di Zubizarreta, tuttavia vi sono alcuni elementi discreti e dal rendimento sicuro. Iraizoz, portiere titolare dell'Athletic, è senza dubbio il miglior numero 1 basco attuale; ha uno stile molto particolare, non è bello da vedere e appare sempre piuttosto sgraziato, tuttavia ha riflessi felini e un'efficacia tutt'altro che trascurabile. Armando gli è subentrato al momento dell'infortunio e, pur non essendo più giovanissimo (è in pratica il Dino Zoff biscaglino), offre un rendimento costante che ne farebbe una riserva ideale per la nazionale. Riesgo della Real Sociedad non è il massimo, soprattutto nelle uscite, così come Lafuente, attuale "secondo" all'Espanyol, un estremo difensore che soffre spesso di gravi amnesie. Meglio puntare su Almunia dell'Arsenal, maturato moltissimo nell'ultimo biennio nel quale è riuscito a scalzare il tedesco Lehmann dalla porta dei londinesi; il navarro non mi fa impazzire, tuttavia è l'unico portiere basco assieme ad Iraizoz (finalista di UEFA con l'Espanyol) ad avere una certa esperienza internazionale.
Difesa. Ancora non sembra vero, viste le due ultime stagioni di Liga, ma quest'anno l'Athletic ha uno dei migliori reparti arretrati del campionato e il blocco costituito dai suoi 4 titolari mi sembrerebbe l'ideale anche per la Selekzioa. Iraola, Ocio (o Ustaritz, che ne prenderà a breve il posto), Amorebieta e Del Horno inamovibili, dunque. C'è grande abbondanza per quanto riguarda le alternative ai terzini: a sinistra sono convocabili il biancorosso Koikili, l'ex giputxi Garrido (ora al Manchester City) e il promettente Nacho Monreal dell'Osasuna, autore fin qui di una buonissima stagione; a destra i nomi principali sono due, il giovane Azpilicueta, anch'egli in forza ai rossi di Pamplona, e il sempre arzillo Lopez Rekarte dell'Almeria, bandiera della Real Sociedad nell'ultimo decennio e giocatore a torto sempre sottovalutato dai selezionatori spagnoli. I ricambi, numerosi sulle fasce, latitano un po' nel settore centrale della difesa, dove il solo Ustaritz è all'altezza della coppia Amorebieta-Ocio. Nella Real Sociedad giocano Labaka, Ansotegi e Mikel Gonzalez, ma se l'ultimo è, in prospettiva, un buon giocatore, i primi due lasciano parecchio a desiderare; Labaka ha mantenuto ben poche delle promesse di inizio carriera, è piuttosto lento e perde facilmente l'uomo, mentre Ansotegi è tecnicamente più che approssimativo e pachidermico nei movimenti. Cruchaga, capitano dell'Osasuna, è stato per anni un difensore coi fiocchi, ma è ormai giunto all'età pensionabile e una nazionale basca competitiva dovrebbe prescindere dai suoi servigi; altra cosa è Miguel Flaño, anch'egli in forza alla squadra di Pamplona, elemento affidabile e in grado di dare un discreto cambio ai possibili titolari. Non consigliabile il ripescaggio di giocatori quali Luis Prieto, Murillo, Exposito e Zubiaurre, ormai più abituati ai sedili delle panchine che al confronto con l'avversario. In definitiva, la difesa è buona ma presenta lacune da non sottovalutare, specialmente per ciò che riguarda le alternative ai centrali titolari.
Centrocampo. Come sottolineava LatinoHeat nel suo commento, è questo il reparto migliore di una teorica nazionale basca, e qui risiedono gli elementi di maggior caratura e prestigio internazionale. Basta elencare alcuni nomi per capire la bontà del centrocampo basco: Orbaiz, Javi Martinez, Yeste, Mendieta, Raul Garcia e soprattutto Arteta e Xabi Alonso. Forza, tecnica, imprevedibilità, corsa, geometria: le caratteristiche di un centrocampo da favola ci sono tutte. Orbaiz e Xabi Alonso sono due registi strepitosi, Javi Martinez è fisicamente straripante (e migliora a vista d'occhio tatticamente e tecnicamente), Raul Garcia, titolare fisso nell'Atletico Madrid, ha polmoni e cervello, Yeste è la fantasia al potere, Mendieta ha l'esperienza di chi ha giocato due finali consecutive di Champion's, Arteta è un uomo di fascia che sa sempre creare la superiorità numerica. Se a questi signori aggiungiamo il rientrante Gurpegi, eccellente mediano di contenimento, il folletto Susaeta e un signor centrocampista qual è Aranburu della Real Sociedad, il quadro si fa completo ed è davvero roseo. Non mancano poi elementi di scorta comunque di prim'ordine: l'altro txuri-urdin Xabi Prieto, indolente e carattaerialmente limitatissimo ma dotato di grandi piedi, il capitano dell'Osasuna Puñal, geometra affidabile e costante, il soldatino Gabilondo, senza dimenticare l'ottimo mediano del Tolosa Pantxi Sirieix, basco francese. Insomma, c'è abbondanza in ogni settore del reparto e la qualità media è davvero molto alta. L'unico problema è decidere chi lasciare fuori di questo lotto eccellente, ma se la Selekzioa venisse riconosciuta dalla FIFA dovrebbe giocare più di una partita all'anno e ovviamente non avrebbe sempre tutti questi elementi a disposizione. Certo che con un centrocampo così, i tifosi della tricolor sarebbero quasi autorizzati a sognare...
Attacco. Forse la nota più dolente, non tanto per la qualità quanto per il numero dei giocatori selezionabili. In parole povere: Euskal Herria può contare su pochi attaccanti di buon livello, e di questi pochi ancora meno hanno una minima esperienza internazionale. Etxeberria è l'eccezione che conferma la regola, ma è risaputo che il rapporto del Gallo con la porta avversaria non è mai stato dei più idilliaci... Scontata la presenza di altri due Leoni, Aduriz e Fernando Llorente, nonché dell'altro Llorente, Joseba, una delle grandi rivelazioni della Liga coi suoi 14 gol segnati finora, peraltro senza battere i rigori. DI questi tre, comunque, il solo Joseba Llorente è una punta in grado di segnare con regolarità; Nando aspetta ancora la maturazione definitiva, mentre Aduriz, attaccante rapido e generoso che sa esaltarsi in contropiede, non ha nel suo DNA più di una decina di reti a stagione. Le alternative a questi quattro nomi sono poche e quasi tutte di incerta affidabilità. Al grande vecchio Urzaiz restano al massimo un paio di stagioni di carriera, senza contare che in quella attuale ha giocato non più di 5-6 partite nell'Ajax e sarà ovviamente arrugginito; le straordinarie qualità di Isma non si discutono, ma gli anni, purtroppo, passano per tutti. Nella Real Sociedad non è titolare, però segna spesso entrando dalla panchina e i gipuzcoani devono ringraziare lui per la loro attuale posizione in Segunda: parlo di Diaz de Cerio, centravanti che non ha né un grande fisico né una tecnica brasileira, e che però può contare su un fiuto del gol da vero rapace delle aree di rigore; il txuri-urdin è poco appariscente e stilisticamente grezzo, tuttavia appartiene a quella razza di attaccanti che, in un modo o nell'altro, riescono sempre a metterla dentro. Dietro di lui il nulla, o quasi: Velez del Murcia aveva fatto vedere buone cose, ma è stato presto accantonato; Gari Uranga, Real Sociedad, è un'altra promessa non mantenuta; l'osasunista Kike Sola, infine, ha mostrato dei bei numeri quest'anno, tuttavia è ancora molto giovane e nessuno può sapere se continuerà sulla buona strada o si smarrirà come molti altri prima di lui (il quotidiano As ha parlato in settimana di un interessamento dell'Athletic per la giovane punta navarra). Tirando le somme, il reparto offensivo sembra quello più debole e maggiormente dipendente dalle prestazioni di un paio di singoli.
Concludendo... Ipotizzando di schierare la nazionale basca con un classico 4-4-2, la formazione-tipo potrebbe essere composta da: Iraizoz; Iraola, Ocio (Ustaritz), Amorebieta, Del Horno; Arteta, Xabi Alonso, Javi Martinez, Yeste; Joseba e Fernando Llorente. Tutto sommato, mi sembra un undici piuttosto competitivo, considerando anche il calibro di alcuni esclusi. Questa squadra potrebbe giungere alla fase finale di una grande manifestazione internazionale, e magari dire la sua nel corso del torneo? Secondo me la risposta è sì. Se nazionali come Polonia e Croazia si sono qualificate per gli Europei e altre come Serbia, Scozia, Irlanda del Nord e Finlandia hanno lottato a lungo per il passaggio del turno di qualificazione, non vedo perchè un'eventuale selezione basca non potrebbe farlo. I giocatori ci sono, le motivazioni anche: manca solo l'ok dalla federazione internazionale. Arriverà mai il beneplacito FIFA? Penso di no, e il motivo non è la paura che Euskal Herria possa vincere un mondiale.
buongiorno a tutti...ara ora di condividere la passione per questa squadra con qualche altro italiano...solo che mezzi informatici scarsi nella mia zona, paese al centro della Sardegna,(adsl arrivata da neanche un mese) non mi permettevano di poter seguire le gesta dei Leones)...mi documentavo precedentemente con magazine e giornali di calcio estero oppure con sky ma lo spazio dato a questa grande società è meno di quello che meriterebbe...una società che schiera solo giocatori autoctoni e di nascita basca è un onore...il mio sogno sarebbe di poter un giorno andare a bilbao e seguire un derby al san Mmes con la real sociedad...penso che il clima sia sempre rovente!!! Per quanto riguarda la nazionale basca spero arrivi il placet della fifa e che dalle prox qualificaz europee almeno si possa vedere le maglie verdi in campo magari subito contro la spagna...concordo con l'analisi sui reparti della nazionale anche se dimentichi urzaiz che per me rimane sempre un discreto attaccante che merita di essere citato fra le punte...visto che ce ne sono cosi poche anche lui come riserva potrebbe essere utile...complimenti per il blog che ho prontamente aggiunto ai miei preferiti e che controllero ogni giorno d'ora in avanti...grazie e un saluto gabriele dalla sardegna...AUPA ATHLETIC...
RispondiEliminaCiao Gabriele, benvenuto! Innanzi tutto ti consiglio di fare un giro sul sito del club ufficiale dei tifosi italiani dell'Athletic (www.leonesitalianos.net), dove troverai tante notizie e un forum per discutere dei nostri amati biancorossi; l'iscrizione è d'obbligo per un tifoso quale mi sembri tu, e considera che di trasferte a Bilbao ne facciamo una all'anno (io al San Mamés ho visto Athletic-Real Madrid e Athletic-Real Sociedad). Venerdì prossimo partiamo per quella del 2008, per vederci dal vivo il partitone col Valencia!
RispondiEliminaIl pezzo di Urzaiz lo avevo inserito, poi l'ho cancellato e mi sono dimenticato di riscriverlo (nota l'ora a cui ho pubblicato il post...); grazie per avermelo ricordato, ho subito corretto il pezzo, comunque ti dico anche qui che Urzaiz è ormai troppo vecchio, visto che la selezione basca dovrà aspettare ancora parecchi anni per essere riconosciuta, se mai lo sarà. Purtroppo la questione è politica più che sportiva e per il momento di spiragli ne vedo pochi (peraltro non credo sia consigliabile una prima uscita contro la Spagna eheh).
Ricambio il saluto a te e alla tua terra straordinaria, ciao!
Magari si potrebbe trovare un posticino in attacco per il "pesetero" Ezquerro il quale anche se non gioca resta sempre un elemento valido.
RispondiEliminaConcordo sul fatto che la Selekzio potrebbe dir la sua nel panorama calcistico europeo ma vedo alquanto difficile una sua eventuale qualificazione ad un europeo. La Selekzio ha un centrocampo di tutto rispetto, ma soltanto quello purtroppo. Ci sono troppe nazionali che sono piu' complete e che non riescono a qualificarsi agli appuntamenti che contano (vedi l'Inghilterra - ah, come godo :-D ). Diciamo che la vedo alla pari con la Scozia, la Romania, la Bulgaria, Israele ma inferiore alla Polonia e alla Croazia di cui tu parli, specie rispetto a quest'ultima che e' una nazionale molto tosta e' forte (chiederlo agli inglesi e poi basta pensare che l'Italia in 5 occasioni non e' mai riuscita a batterla e spesso e' incappata in umilianti sconfitte (Palermo, Livorno, mondiale in Giappone-Corea) - e non ti dico quanto mi rode sta cosa) che da quando esiste si e' qualificata a 3 mondiali e a 3 europei (ha fatto cilecca solo nel 2000) il che dimostra che non partecipa solamente per caso agli appuntamenti che contano.
Adri
Buondì..il giro nel sito dei leones me lo son fatto con piacere...beati voi che andate al San Mames...penso sia una bella sfida perchè entrambe le squadre vengono da 2 sconfitte cocenti e avranno voglia di riscatto..ovviamente spero in una nostra vittoria per inseguire l'UEFA che sarebbe un ottimo risultato, anche economico...ho letto il commento di adri e infatti è vero che anche Santi Ezquerro potrebbe essere ripescato per la naz.Basca...ma è sempre disperso nel Barça???Potrebbe anche tornare a casa da noi...un mio sogno sarebbe vedere Mendieta in biancorosso...sono sicuro che potrebbe tornare a ottimi livelli...vediamo e sosteniamo sempre i Leoni...
RispondiEliminaSono convinto anche io che la Nazionale basca potrebbe essere di buon livello così come l'hai presentata tu...il problema è che, se l'Euskla Selekzioa fosse riconosciuta ufficialmente, gente come Etxeberria o Xabi Alonso (per fare due nomi) non potrebbe farne parte dato che ha già parecchie presenze con la Nazionale spagnola, o sbaglio?
RispondiEliminaAlessio
Adri: io penso che la Selekzioa sia meglio di Israele e Bulgaria, tanto per dirne due; il centrocampo è ottimo, la difesa c'è, l'attacco ha poche alternative ma non è malvagio. Certo, non sarebbe una selezione di primo piano, ma con un po' di fortuna (leggi: girone non impossibile) per me si potrebbe tranquillamente qualificare ad una fase finale.
RispondiEliminaGabaustese: sì, Ezquerro fa sempre tribuna al Barça, la nemesi perfetta dopo essere andato via a parametro zero da Bilbao per tirare su un po' di quattrini. Anche a me Mendieta piace molto, ma devo dire che ormai inizia ad essere vecchiotto e in più col rientro di Gurpe siamo ben coperti in mediana.
Alessio: sinceramente non so, comunque credo che, non esistendo prima in modo ufficiale, qualora Euskal Herria venisse riconosicuta potrebbe convocare anche chi ha già giocato con la Spagna. Giuridicamente non so come funziona la cosa, ma dal punto di vista logico mi sembra la cosa più corretta. Bisognerebbe cercare in rete qualche precedente, ora provo ad informarmi.
Per quanto riguarda la convocabilità di Ezquerro, Santi non è basco, bensì riojano (come David Lopez e Aranzubia), dunque non potrebbe far parte di un'ipotetica selezione di Euskal Herria. I tre che ho nominato hanno giocato o giocano tuttora nell'Athletic perchè sono cresciuti calcisticamente nel vivaio di una squadra basca, Ezquerro e Lopez in quello dell'Osasuna, Dani in quello dei Leoni.
Ezquerro, al pari di Aranzubia, non è basco, bensì di La Rioja.
RispondiEliminaHa giocato (come Aranzubia) nell'Athletic Club poiché ha iniziato la sua carriera nelle cantere basche (precisamente nell'Osasuna).
La politica di tesseramento dell'Athletic Club prevede questa possibilità.
Non ha, però, i requisiti per essere convocato dalla Euskal Selezkioa.
L'unico che mi risulta aver fatto eccezione è stato Biurrun, portiere brasiliano basconizzato.
Nonostante sia un buon giocatore che potrebbe portare qualità all'attacco della Euskal Selekzioa, non credo sia giusto convocarlo visto che è di La Rioja.
Ciao.
Daniele aka Frankie688
Sono d'accordo su tutta la linea di Edo, l'ipotetica selezione Basca alla fase finale di un Europeo (ma anche di un Mondiale con un pò di fortuna) ci può arrivare tranquillamente.
RispondiEliminaCome potenzialità non mi sembra inferiore a squadre come Croazia,Israele,Scozia, Ucraina e via dicendo..
L'unica cosa che secondo me manca (ed è molto importante) e la poca esperienza a livello internazionale.
Speriamo comunque che in futuro la Selekzioa sia riconosciuta dalla Fifa.
PS: Edo, l'anno prossimo mi iscrivo alla pena (quest'anno non ho potuto perchè ho avuto dei problemi) e se la organizzate anche l'anno prossimo penso di aggregarmi anchio alla "merenda" a Bilbao. :D
Secondo me non dovrebbero esserci problemi riguardo la possibilita' di giocare per l'Euskal Selekzioa dopo averlo fatto per la Spagna. Praticamente succederebbe la stessa cosa che e' gia' successa per la Iugoslavia, l'URSS e la Cecoslovacchia dove i vari giocatori poi hanno continuato a giocare per i loro nuovi stati di appartenza
RispondiEliminain effetti di ezquerro avevo sentito no fosse basco di nascita però pensavo avesse almeno origini invece niente...quindi niente selekzioa per lui...i giocatori come exteberria xabi alonso del horno e altri possono tranquillamente essere convocati e giocare nell Euskal perchè sarebbe come ora è successo alla serbia e al montenegro..un esempio: Vucinic aveva già preesenze nella serbia mentre ora è il punto di forza del Montenegro dopo che è stata riconosciuta la nazionale che se non sbaglio esisteva gia da prima, proprio come quella basca...manca solo il placet dellla FIFA e poi la selekzioa è pronta per stupire...
RispondiEliminanon avevo fatto il login ma il commento precedente è il mio...Forza Athletic e buona giornata a tutti
RispondiEliminaBravissimi tutti, mi avete preceduto. Il caso dei montenegrini è il più recente (fra poco sarà la volta del Kosovo) e mostra chiaramente che non ci dovrebbero essere problemi di sorta nel convocare nella Tricolor chi ha già giocato con la Spagna, ma già in passato si erano visti episodi del genere (repubblice ex sovietiche, stati della ex Jugoslavia, Cecoslovacchia, tutti casi già citati nei commenti precedenti).
RispondiEliminaLatino: ogni anno viene fatta la trasferta, quindi basta che ti iscrivi e puoi tenerti pronto a partire!
Anche stamattina alla radio Bilbao torna alla ribalta non per fatti gradevoli...una bomba nella sede del partito socialista di Bilbao...sospetti ovviamente sull' ETA...quando finirà questa striscia di violenza oramai inutile? Speriamo presto..Riporto l'articolo dell'ANSA....Una bomba e' esplosa questa mattina davanti ad una sede del partito socialista locale a Bilbao, nei Paesi baschi. Secondo la radio nazionale spagnola, non ci sarebbero vittime ma solo gravi danni materiali; mentre secondo l'emittente La Ser, due poliziotti sarebbero rimasti lievemente feriti. L'azione, secondo le radio, e' da attribuire all'Eta.
RispondiEliminaIl problema più grave non è far giocare i giocatori nella Selekzioa, ma ottenere il permesso dalla federazione calcistica spagnola a rendere indipendente la federazione calcistica basca (che già esiste, ma è circoscritta alle sole tre province di Gipuzkoa, Araba e Bizkaia).
RispondiEliminaInoltre, non so se è una faccenda nota, ma le nazionali di calcio che partecipano ai tornei ufficiali FIFA non rappresentano le nazioni, bensì le federazioni calcistiche (per esempio si vedano Scozia, Ulster, Far Oer e altre nazionali del genere).
Per avere una nazionale basca che coinvolga sia Iparralde che Hegoalde si dovrebbe ottenere, dalla parte spagnola, l'indipendenza della federazione calcistica basca e di quella navarra e la seguente fusione tra le due e, dalla parte francese, la creazione di una federazione calcistica di Iparralde, l'indipendenza della stessa e la fusione con quelle spagnole.
La Spagna è assolutamente contraria a concedere l'autonomia alle federazioni calcistiche. Un esempio lampante è quello di Gibilterra, che ha già fatto tutta la trafila (ottenendo, oltretutto, l'ok della FIFA), ma è stata 'boicottata' proprio dalla federazione spagnola che si è opposta.
Mi sembra che gli ostacoli siano tantissimi e non so se si riusciranno a sormontare se non coaudivati da un'indipendenza (o maggiore autonomia) politica.
Purtroppo la situazione basca è unica nel suo genere (divisi fra due stati sovrani) ed ottenere benefici è di una difficoltà inimmaginabile.
Certo, sognare non fa male, ma secondo me è più che un'utopia. Non si possono fare paragoni con il Kosovo o con qualunque altra neo-nazionale, in quanto sono tutte figlie di secessioni o indipendenze varie.
Daniele aka Frankie688
Gebaustese: ti pregherei, per favore, di non postare commenti politici o notizie riguardanti ETA. Questo è un blog di calcio e tale deve rimanere, perchè l'Athletic non c'entra nulla con la complessa situazione del Paese Basco. I biancorossi sono una squadra di pallone e qui cerco di parlare solo di questo, anche se non è facile. Non diamo ai provocatori dei motivi per offendere o venire a rompere le palle. Grazie ;)
RispondiEliminaDaniele: ti quoto in tutto e per tutto.
ok...in effetti mi sono accorto dopo che il commento stonava...cmq buon viaggio per bilbao e in bocca al lupo ai leoni...
RispondiElimina